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Violentata nella Circum, Imago: consulenza psicologica gratuita e un cortometraggio

Violentata nella Circum, Imago: consulenza psicologica gratuita e un cortometraggio

SAN GORGIO A CREMANO. Un intervento psicosociale attraverso la realizzazione di un cortometraggio che dovrà essere scritto e realizzato dagli studenti delle scuole di San Giorgio. È questo il progetto dell’Accademia Imago, dal nome “Railways station”, che ha trovato il vivo interesse e la collaborazione di Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav, e del sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno. Non solo. Massimo Doriani, ideatore del progetto “Railway Station” e direttore della scuola di specializzazione in psicoterapia con la psicoanalisi per l’individuo e la famiglia, dichiara di essere pronto ad aiutare gratuitamente la ragazza 24enne di Portici, che il 5 marzo scorso ha denunciato di aver subito una presunta violenza in un ascensore della Circumvesuviana da tre giovani di San Giorgio a Cremano: «Sono pronto a mettermi a disposizione gratuita, assieme al mio staff, per qualunque consulenza psicologica necessiti la ragazza e la sua famiglia», spiega. Riferendosi poi alla scarcerazione dei due dei tre ragazzi sott’accusa, Doriani si dice «sconcertato dalla motivazione della scarcerazione che ipotizza l’assurda idea che una ragazza sia consenziente ad avere rapporti sessuali con tre persone in un ascensore della Vesuviana». Inoltre, in qualità di ente del terzo settore, Doriani intende «mettere a disposizione gratuita la nostra trentennale esperienza e la competenza di tutti i consulenti nostri collaboratori ed in particolare l’avvocato Giuseppe Brandi, a supporto del desiderio dichiarato dalla ragazza di costituire una sua associazione che si occupi di abusi». L’associazione chiede la collaborazione di tutte le persone e gli enti che possano darci una mano alla realizzazione dello sviluppo della solidarietà attraverso il cortometraggio nelle scuole. «In qualità di cittadino - conclude Doriani - assieme a tutti coloro che condividono queste idee, mi attiverò affinché questa ragazza non pensi mai più di lasciare la sua bella terra in cui vive». Parole giunte a poche ore di distanza dallo sfogo della ragazza con alcuni organi di stampa: «Io sono stata violentata ed i miei aguzzini sono liberi. Ora temo la loro vendetta».

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