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28 Luglio 2015 - 21:39
Arrestati anche Antonio Lucarella e Ciro Di Buono, sono tutti incensurati. Clima politico teso nella città degli Scavi
ERCOLANO-PORTICI. Non andavano certo per il sottile i componenti di un’organizzazione dedita all'usura con basi ed interessi tra Ercolano e Portici composta da tre persone, destinatari della misura cautelare eseguita dai carabinieri della Tenenza di Ercolano agli ordini del tenente Gianluca Candura emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura partenopea. Tra questi c’è il Nicola, fratello del vicesindaco di Ercolano, Luigi Fiengo (eletto con la lista di Centro Democratico) e cognato di Rosa Zeno, eletta consigliere comunale.
A finire agli arresti domicilairi ieri mattina perché gravemente indiziati di perpetrata condotta usuraia ed estorsiva ai danni di piccoli imprenditori: Nicola Fiengo (fratello del vice sindaco), di 46 anni incensurato e proprietario di una cava con i fratelli Salvatore e Luigi), e Ciro Di Buono, cinquantunenne e Antonio Lucarella, di 51 anni, entrambi incensurati. Le indagini condotte dai carabinieri hanno permesso di documentare l’attività usuraria nei confronti di operatori economici della zona, costretti a contrarre numerosi debiti e restituire i soldi ad interessi elevatissimi. I carabinieri hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di beni immobili per un valore di circa 300mila euro.
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