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07 Aprile 2019 - 19:31
Cgil e Spi attaccano l'amministrazione del'azienda sanitaria: disorganizzazione superabile, affidate il servizio ai Caf
TORRE DEL GRECO. File interminabili, malati, anziani in attesa di essere ricevuti allo sportello per rinnovare l’esenzione dal ticket sanitario. La scena è pietosa e si ripete ogni giorno e domani si ricomincia. A Torre del Greco come a Castellammare di Stabia, ma c’è da supporre che vada allo stesso modo anche in altri presidi dell’Asl Napoli 3 Sud. L’organizzazione è pessima. Soprattutto perché a fare le lunghe file, talvolta di mattinate intere, sono il più delle volte persone ammalate. Anche gravemente ammalate. E non ci sono nemmeno sedie a sufficienza per accoglierli durante le estenuanti attese. È disumano. Scendono in campo, perciò, la Camera del Lavoro di Torre del Greco e lo Spi Cgil di Torre del Greco che, in una nota, si definiscono “sconcertati”, poiché il caos è lo stesso “anche quest’anno”. I sindacati rilevano «le difficoltà che le persone anziane e non solo sono costrette a subire per istruire presso gli uffici del Bottazzi la pratica del rinnovo dell’esenzione ticket». Il Responsabile della Camera del Lavoro di Torre del Greco, Luca Chiusel, afferma che è inammissibile dover vedere le persone anziane in fila, quindi chiede all’Asl «di poter consentire la richiesta di queste pratiche tutti i giorni e non solo pochi giorni alla settimana». Pietro Panariello, dello Spi-Cgil, propone invece all’Asl Napoli 3 Sud di «stipulare con i Caf del territorio, una convenzione dove poter richiedere il rinnovo, come già fatto in altre Asl della Campania, visto anche che in molti casi potrebbe non essere necessario richiedere il rinnovo dell’esenzione, in quanto il Ministero dell’Economia automaticamente ne proroga la scadenza per alcune tipologie di aventi diritto». Chiusel e Panariello, come rappresentati della Cgil fanno sapere di essere disponibili per trovare altre soluzioni a questo nuovo problema città». A Castellammare di Stabia, si vedono ogni giorno (dal lunedì al giovedì) anche 60 persone in fila con un solo addetto al computer per tutti. E giovedì scorso, quando alle ore 14, il sistema è andato in stallo. Così gli ammalati e le anziani sono dovuti tornare a casa senza essere riusciti a presentare le pratiche, dopo una intera mattinata di passione aspettando il proprio turno. Malati, anziani, persone stanche e fisicamente provate sono trattate malissimo da un’Asl che dovrebbe assicurare loro le cure e l’assistenza. A farne le spese sono sempre le fasce più deboli.
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