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05 Agosto 2015 - 21:09
I funerali della vittima dell’incidente sulla 162
tra l’affetto degli amici e lo strazio della famiglia
SAN GENNARO VESUVIANO. Grande folla per l’ultimo saluto al giovane Gaetano La Marca, la vittima del tragico incidente avvenuto sulla statale 162, nei pressi di Cercola, sabato notte.
Alle 17 di ieri presso la parrocchia intitolata ai Santi Gioacchino ed Anna di via Roma sono stati in tantissimi a dire addio al diciannovenne molto conosciuto e amato in paese: parenti, amici, conoscenti, politici del posto ma anche semplici suoi concittadini rimasti addolorati da un lutto che inevitabilmente ha colpito l’intera comunità locale. I suoi funerali, tra l’altro, sono stati celebrati nello stesso giorno in cui avrebbe festeggiato il compleanno Arianna Nunziata, bimba di appena dieci anni morta soffocata due anni fa nel giorno della sua comunione, lasciando sconvolto San Gennaro Vesuviano. A partecipare all’ultimo addio a Gaetano, anche il cugino omonimo, il 22enne di Poggiomarino dimesso dal Cardarelli dove era giunto a seguito dell’incidente di domenica, ma non in gravi condizioni. «Quando ti vedevo i miei occhi si illuminavano, eri un esempio per me. Lavoravi, davi una mano ai tuoi. Eri sempre disponibile, sempre. E non vederti più mi fa soffrire maledettamente» ha scritto nelle scorse ore sul proprio profilo Facebook il cugino della vittima.
Parole, quelle di quest’ultimo, condivise da tutti i conoscenti di entrambi. Al rito funebre di ieri, del resto, è emerso una volta di più quanto Gaetano fosse un ragazzo esemplare e benvoluto. Grande la commozione degli amici, che gli hanno dedicato uno striscione sotto casa e all’esterno della chiesa hanno intonato cori ultrà del Napoli, squadra della quale il giovane era molto tifoso, vestendo maglie con la sua foto. All’interno della parrocchia, invece, il vero e proprio strazio della madre e dell’intera famiglia, unita per l’ultima volta accanto a Gaetano.
Nel frattempo prosegue l’attività investigativa degli carabinieri della compagnia di Torre del Greco, che conta di avvalersi dei risultati dell’autopsia effettuata sul corpo della vittima, di quelli delle rilevazioni sul luogo dell’impatto e dei racconti dei testimoni, compreso il conducente dell’auto prima ribaltatasi e poi colpita da una seconda vettura, Arcangelo Ambrosio, ancora ricoverato presso il Loreto Mare ma in via di miglioramento dopo l’amputazione della gamba, per arrivare a ricostruire pienamente la vicenda.
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