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12 Aprile 2019 - 15:30
NAPOLI. Raid intimidatorio la scorsa notte in piazza Nicola Amore, a Napoli, dove è stato devastato il deposito della tabaccheria di proprietà della famiglia del giornalista Giampiero de Luca in piazza Nicola Amore. Non si tratta del primo atto intimidatorio subito dal reporter, che lavora per "La Stampa" e "Dossier", trasmissione dell'emittente televisiva napoletana "Tv Luna": a gennaio scorso la serratura della porta d'ingresso dell'esercizio commerciale era stata trovata ricoperta di escrementi, mentre in precedenza un foglio con la scritta "Tu campi poco" era stato lasciato sulla cassetta delle lettere all'interno del palazzo nel quale abita de Luca. Gli autori del raid hanno distrutto i mobili che si trovavano all'interno del deposito e hanno portato via la cassaforte, all'interno della quale erano conservati alcuni rotoli per stampare marche da bollo. «Un'attività in piazza Nicola Amore dal 1936. In tanti anni di attività non è mai successo nulla. Troppe cose che continuano a non andare bene. Andiamo avanti» scrive de Luca su Facebook.
LA SOLIDARIETà. Il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, parla di «inaccettabile intimidazione di stampo camorristico». Il Sindacato unitario giornalisti e l’Unione dei cronisti della Campania esprimono preoccupazione. «Tre mesi fa accompagnammo Giampiero a denunciare i raid e le minacce – affermano SUGC e Unione cronisti in una nota – Sul caso è stato aperto un fascicolo. Ci auguriamo che presto vengano individuati gli autori. Intanto, è importante che venga garantita la sicurezza del collega e della sua famiglia».
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