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16 Aprile 2019 - 16:40
NAPOLI. Torna il concerto del Primo Maggio in piazza Dante a Napoli. «Come nel 2017 -si legge nella nota degli organizzatori- anche quest'anno l'evento nasce sotto la bandiera degli artisti, musicisti con a cuore le storie di resistenza e di riscatto che provengono da Napoli e da ogni posto del mondo e che per l'occasione lanciano un appello a tutti coloro che vogliono aiutarli a realizzare una giornata di festa che però ponga un solco con le politiche governative». Tra i primi firmatari dell'appello «i Terroni Uniti -prosegue la nota- gli stessi che due anni fa organizzarono il concerto a Pontida, nel feudo della Lega Nord, Luca Persico detto 'O Zulù, Massimo Jovine dei 99 Posse, e tantissimi altri che saranno svelati nelle prossime ore». Questo l'appello lanciato dai promotori: «In un paese sempre più traghettato verso la xenofobia, le differenze di classe, verso l'autonomia regionale, che altro non farà che peggiorare in tutto il Sud i servizi essenziali, in un paese in cui la salute pubblica è messa a repentaglio così come l'ambiente in cui viviamo è ancor più importante che in una data simbolica per la storia dell'emancipazione e la conquista dei diritti come il Primo Maggio si parli una lingua diversa. In un paese dove qualcuno prova a insegnare indifferenza, ignoranza e odio, Napoli deve far valere la sua irriducibilità e la sua eccezionalità, deve parlare un'altra lingua, che ha nel suo vocabolario parole come solidarietà, sviluppo sostenibile, pari diritti e dignità a scuola, sul lavoro, al di là delle differenze di genere e colore della pelle. La piazza di Napoli deve essere un grido di orgoglio e resistenza» questo è il messaggio del concerto del Primo Maggio a Napoli, che sarà "gemellato" con l'evento che si terrà a Taranto
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