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18 Aprile 2019 - 18:31
ERCOLANO. Domani, per la prima volta, l’antica Ercolano accoglierà le celebrazioni pasquali partenopee con la Via Crucis del Venerdì Santo. Passerà, infatti, per le strade della città antica la Via Crucis diocesana, presieduta dal Cardinale Crescenzio Sepe, con partenza da Piazza Trieste alle ore 19,30, con cinque stazioni del Cammino Santo che si svolgeranno nella Città di Ercolano, e le successive nove stazioni si immergeranno nello spirito del Parco Archeologico, attraverso un cammino sul Viale Maiuri, nella magica ambientazione che vedrà da una parte il mare e dall’altra gli antichi resti della città illuminati per l’occasione. Per la prima volta, nella ultrasecolare storia dell’era cristiana, dalla nascita di Gesù, ad oggi, la chiesa entra dunque negli scavi di Ercolano per attuare la più bella funzione dell’anno. È una via Crucis, quella che impegnerà il Parco Archeologico, inedita ma decisamente bella e interessante perché percorrerà un mondo lontano, la residenza dell’impero romano che, ancora oggi, custodisce radici cristiane di raro valore: la casa detta del Bicentenario dove al primo piano si trova la “Croce” e un piccolo oratorio cristiano, proprietà del console romano Marco Vinicio che si convertì al cristianesimo sollecitato dalla fidanzata Licia, una schiava greca adottato dal console Plauto. La storia segnala anche la presenza di Pietro due volte ad Ercolano, prima e dopo l’eruzione pliniana del 24 agosto del 79 dopo Cristo: la prima volta nel recuperato porto romano dove, tra il 1980-1983, nella direzione di Giuseppe Maggi, furono recuperati oltre 300 scheletri di antichi romani e, dopo l’eruzione pliniana, nel vicino porto di Calastro di Torre del Greco.
Giuseppe Imperato
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