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Bandiere a mezz'asta sul Maschio Angioino per l'uccisione del custode di Palmira

Bandiere a mezz'asta sul Maschio Angioino per l'uccisione del custode di Palmira

Napoli in prima linea contro la barbarie dell'Isis. Il soprintendente Osanna: «È un delitto nei confronti dell'umanità»

 Il Comune di Napoli aderisce alla proposta del presidente dell’Anci Piero Fassino di esporre sui propri musei la bandiera a lutto per onorare la memoria di Khaled Al Assaad, archeologo e custode dei tesori di Palmira, esprimendo così il rifiuto della ferocia assassina dell’ISIS. Sono state esposte a mezz’asta le bandiere del Maschio Angioino. Sconcerto e dolore anche nelle parole del dirigente della Soprintendenza dei beni di Pompei, Massimo Osanna: «La notizia della morte dell’archeologo Khaled Asaad , direttore delle antichità di Palmira, oltre a ferire per il suo orrore, ci impressiona profondamente per il suo significato simbolico che investe la cultura intera, e l’archeologia nello specifico, in quanto scienza che tutela la storia e l'identità dei popoli. In qualità di Soprintendente di Pompei, Ercolano e Stabia sento il dovere di esprimere un pensiero di elogio per un uomo, un archeologo, che ha dedicato la propria vita, fino al sacrificio estremo, alla difesa del patrimonio di una civiltà millenaria. Si tratta di un delitto nei confronti dell’intera umanità, che oltre a provocare sentimenti di indignazione, chiama tutta la società civile a difesa del nostro passato e di chi opera per salvaguardarne e perpetrarne il suo significato».

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