Salvini a Napoli, passeggiata e selfie con i migranti del Vasto. «I camorristi fanno schifo»

NAPOLI. «Gli applausi ricevuti mi hanno commosso. Al di là di un sindaco un po' particolare e di 4 ragazzi dei centri sociali, quando parli di temi concreti, di lavoro, di sicurezza, di integrazione e immigrazione puoi essere a Napoli, a Milano o a Palermo ma le idee sono le stesse». Così Matteo Salvini al termine di una visita nel quartiere Vasto a ridosso della stazione centrale di Napoli, dove è stato accolto dai residenti con applausi e cori di sostegno. Il ministro dell'Interno è arrivato al Vasto tra gli applausi e i cori dei cittadini, che hanno chiesto aiuto per il quartiere, da mesi oggetto di tensioni tra immigrati extracomunitari e residenti. Il vicepremier, dopo aver percorso a piedi via Milano, si è trattenuto nella chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio con don Vincenzo Balzano. «Al di là delle belle parole, l'impegno è portare almeno 100 uomini delle forze dell'ordine in più a Napoli entro la fine dell'anno» ha spiegato. Necessario, secondo il ministro, «aumentare i controlli, sgomberare le case abusivamente occupate ed avere un presidio fisso delle forze dell'ordine». «L'obiettivo è zero richiedenti asilo nel quartiere» ha aggiunto.

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IL COMITATO PER L'ORDINE E LA SICUREZZA. Il ministro si è poi recato in Prefettura, accolto da diverse centinaia di sostenitori in attesa con striscioni e manifesti con la scritta "Prima gli italiani". Dal sit-in cori di sostegno al grido di "Matteo Matteo". In via Toledo da stamattina sono radunati anche dei giovani dei centri sociali per un corteo di protesta. «Sono orgoglioso ed emozionato di essere a Napoli da ministro e conto di dare una mano a questa città ribadendo che la mafia è uno schifo, che la camorra è uno schifo, è violenza, ignoranza e morte. Li inseguiremo quartiere per quartiere, strada per strada, li combatteremo con ogni arma che la democrazia e lo Stato ci mettono a disposizione». Così Salvini al termine della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. «L'obiettivo finale - ha aggiunto il ministro - è sradicarli, deportarli, cancellarli, isolarli, far sentir ogni singolo camorrista per lo schifo che è. Napoli, la Campania e l'Italia sono altro. C'è voglia di reazione, mi parlavano di una città rassegnata e oggi al Vasto non ho assolutamente trovato una città rassegnata». 

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IL CORTEO DEI CENTRI SOCIALI. È partito intanto il corteo dei centri sociali e dei movimenti anti-Salvini. I manifestanti si dirigono su via Toledo verso Piazza del Plebiscito dove è in corso il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica con la presenza del ministro. I manifestanti urlano cori contro Salvini e la Lega. Via Toledo è presidiata dalle forze dell'ordine. Il corteo si è fermato a metà a poca distanza dal blocco delle forze dell'ordine. Strada chiusa con sei blindati e agenti di polizia e carabinieri in tenuta antisommossa. Intanto i commercianti di via Toledo stanno abbassando le saracinesche. Alcuni manifestanti stanno protestando in via Chiaia e hanno lanciato delle monetine in direzione della Prefettura di Napoli il cui accesso è bloccato da un fitto cordone delle forze dell'ordine. I manifestanti, facendo riferimento alla vicenda dei 49 milioni della Lega, urlano "mariuolo". Il corteo dei manifestanti si è poi lentamente sciolto. 

BAGNO DI FOLLA IN PIAZZA PLEBISCITO. Matteo Salvini, terminato il Comitato in Prefettura, non ha voluto mancare il bagno di folla, tra applausi, cori e selfie di rito. In piazza i cori “Matteo Matteo" e quello di provenienza calcistica “Un capitano, c'è solo un capitano", riprendendo il soprannome che piace a Salvini. 

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PRANZO SUL LUNGOMARE