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Camera di Commercio, il 15 ottobre il “debutto" per il nuovo Consiglio

Camera di Commercio, il 15 ottobre il “debutto" per il nuovo Consiglio

I componenti nominati dal governatore dovranno procedere alla designazione del presidente

di Mario Pepe

NAPOLI. Il nuovo consiglio della Camera di Commercio debutterà il 15 ottobre, con la prima convocazione nella quale si porrà all’ordine del giorno anche l’elezione del presidente che quasi certamente sarà Ciro Fiola. Mercoledì il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, aveva sottoscritto il decreto con il quale si è proceduto alla nomina dei trenta componenti dell’assise. Il tutto dopo che, sempre con un provvedimento del governatore, il 3 agosto scorso si era provveduto alla determinazione de numero di designazioni di componenti del Consiglio camerale spettanti a ciascuna organizzazione, riservandosi gli adempimenti volti alla nomina del consiglio camerale in questione. Dopo che gli aventi diritti avevano provveduto a far pervenire ai competenti uffici della Direzione generale per lo Sviluppo economico e le Attività produttive le rispettive designazioni, e la documentazione di legge a corredo delle stesse, le strutture hanno provveduto alla verifica del possesso dei requisiti di legge. Sulla stregua di questo, è arrivato il via libera e di qui il provvedimento di nomina firmato dal numero uno di Palazzo Santa Lucia. 

LA LUNGA SFIDA A COLPI DI RICORSI. Da ricordare che lo scorso luglio il Tar Campania si era pronunciato sulla serie di ricorsi presentati dalle varie associazioni di categoria dopo l’esito delle elezioni per il rinnovo del consiglio della Camera di Commercio, confermando di fatto l’assetto venuto fuori dalle consultazioni. Poi c’era stato il ricorso di Unione Industriali, Claii, Cna e Confartigianato al Consiglio di Stato che il 6 settembre ha rigettato l’ordinanza cautelare avanzata da Unione Industriali, Claii, Cna e Confartigianato fissando la data del 10 gennaio prossimo per entrare nel merito. In particolare, l’Unione industriali di Napoli contestava diverse irregolarità, chiedendo il ricalcolo dei seggi. Dalla coalizione vincente era arrivato un invito a mettersi al tavolo per superare tutte le tensioni ma l’invito era stato in praticato rimandato al mittente a causa dal ricorso, da parte di Unione Industriali, Claii, Cna e Confartigianato che avevano giocato la carta del Consiglio di Stato. Il 15, quindi, si volta pagina.

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