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08 Ottobre 2018 - 17:20
Schilardi ascoltato oggi in commissione Ambiente territorio e lavori pubblici alla Camera dei deputati
ISCHIA. «L'evento sismico che ha colpito i Comini di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno dell'Isola di Ischia il 21 agosto 2017 pur nella ridotta estensione territoriale del fenomeno, ha causato ingenti danni al patrimonio pubblico e in particolar modo a quello privato e produttivo». Così Carlo Schilardi, Commissario straordinario per la Ricostruzione dei territori dell'Isola di Ischia colpiti dal terremoto il 21 agosto 2017, ascoltato oggi in commissione Ambiente territorio e lavori pubblici alla Camera dei deputati. «Risultano essere evase le 2.500 istanze di sopralluogo presentate dai cittadini dei Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno che hanno determinato un totale di 1666 sopralluoghi, - ha continuato Schilardi - con 502 immobili dichiarati agibili, 640 dichiarati totalmente inagibili, 340 dichiarati temporaneamente e/o parzialmente inagibili, 80 inagibili per solo rischio esterno. I nuclei familiari ancora sfollati sono 694 nel comune di Casamicciola Terme, 223 nel comune di Lacco Ameno e 20 nel Comune di Forio». «Nei comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno ci sono aree individuate come zone rosse che comprendono patrimonio edilizio interessato da una con danni gravissimi e completamente inibite. Per tali aree è assicurato il presidio mediante personale militare coordinato dalla prefettura di Napoli. - ha sottolineato Schilardi - Sono stati approvati 19 interventi urgenti, riferiti in particolare al ripristino delle infrastrutture viarie delle amministrazioni interessate, per i quali la Città metropolitana di Napoli e i Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno sono stati individuati soggetti attuatori. La somma complessivamente appostata è di 5.896,443 euro. Sono state avviare le procedure per 8 di questi interventi urgenti per complessivi 3.248.664 euro». Schilardi ha poi illustrato la questione delle pratiche di condono edilizie delle quali non ha «una precisa conoscenza di quali e quante siano le pratiche di condono collegate agli edifici danneggiati o distrutti dal sisma e che il perfezionamento dell'istruttoria con conseguente rilascio del titolo abilitativo in sanatoria, risulta essere molto oneroso per il richiedente». «La concessione di contributi per la riparazione e ricostruzione degli immobili privati danneggiati, - ha spiegato - è subordinata alla definizione delle singole istanze di condono, adempimento che si presenta non privo di difficoltà soprattutto tenendo conto della situazione strutturale dei Comuni interessati e di Casamicciola in particolare, nella cui giurisdizione insistono buona parte degli edifici inagibili e sgomberati. La questione - ha concluso Schilardi - è in via di approfondimento e sono fissati appositi incontri con la Regione, con la Sovrintendenza della Città Metropolitana e il Segretario Regionale e con i sindaci dei Comuni interessati».
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