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07 Ottobre 2018 - 12:30
Raffaele Perinelli ammazzato ieri sera a Napoli da un giovane con il quale aveva avuto un diverbio diversi giorni prima
NAPOLI. Era un calciatore con all'attivo anche due campionati di Serie D Raffaele Perinelli, 21enne ucciso ieri sera a Napoli con una coltellata sferrata da un altro giovane con il quale aveva avuto un diverbio diversi giorni prima. Perinelli era un terzino sinistro attualmente senza contratto dopo le stagioni al Sant'Agnello, al Gragnano e alla Turris, club di Torre del Greco. Con il Gragnano e la Turris i due campionati disputati in Serie D, il quarto livello del calcio italiano, rispettivamente nelle stagioni 2015-16 e 2016-17. Perinelli è stato accoltellato intorno alle 21 ieri sera ed è deceduto poco dopo essere giunto all'ospedale Cardarelli, trasportato da uno sconosciuto che si è dileguato poco dopo senza essere identificato. Dopo circa 2 ore un 31enne, A.G., assistito dall'avvocato Rocco Maria Spina, si è costituito nella caserma dei Carabinieri di Casoria, confessando di essere stato l'autore del ferimento di Perinelli, con il quale aveva avuto un diverbio circa una settimana fa. Sulla vicenda indagano i Carabinieri.
IL PADRE AMMAZZATO NEL 2003. Raffaele era il figlio del ras Giuseppe detto “Ciacione”, vicino ai Lo Russo, ammazzato il 27giugno 2003 dai clan Misso e Torino della Sanità. Il giovane non aveva seguito le orme paterne e sognava un futuro da calciatore. Aveva iniziato a giocare nelle giovanili del Sant'Agnello, due anni fa aveva militato nel Gragnano e poi nella Turris. Era considerato un buon terzino sinistro.
FERMO PER OMICIDIO DOLOSO AGGRAVATO. È stato sottoposto a fermo per omicidio doloso aggravato dai futili motivi e dalla premeditazione A.G., 31enne che ha confessato di aver accoltellato Raffaele Perinelli, 21enne morto ieri sera nell'ospedale San Paolo di Napoli dove era appena stato trasportato. A.G. si è costituito recandosi nella caserma dei Carabinieri di Casoria circa due ore dopo la morte di Perinelli, e ha spiegato di conoscere la vittima con la quale aveva avuto un pesante diverbio circa una settimana prima all'esterno di una discoteca di Bagnoli. I due si sono incontrati ieri sera casualmente nel loro quartiere Miano e tra i due è riscoppiata la lite, con una dinamica ancora in fase di accertamento. A.G. ha raccontato di aver usato il coltello che aveva con sé da alcuni giorni proprio perché temeva un'aggressione da parte di Perinelli. Una coltellata inferta al torace è risultata fatale al 21enne.
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