Tutte le novità
10 Ottobre 2018 - 13:42
La Dia di Napoli ha eseguito il provvedimento nei confronti dei fratelli Giuseppe e Vincenzo Candurro, esponenti di vertice dello storico gruppo camorristico della Sanità
NAPOLI. La Dia di Napoli ha eseguito un provvedimento di confisca di beni nei confronti dei fratelli Giuseppe e Vincenzo Candurro, esponenti di vertice del clan Misso, storico gruppo camorristico capeggiato da Giuseppe Misso, già radicato ed egemone nel quartiere Sanità che, a partire dagli anni '80 e fino al 2000, ha determinato le strategie e gli assetti criminali di Napoli. Le indagini hanno confermato come Vincenzo Candurro, detto “Enzo ’o barbiere" (in quanto titolare, in passato, di una barberia nel centro storico di Napoli), sia diventato, nel tempo, il cassiere e uomo di fiducia del boss, mentre il fratello Giuseppe si sia, invece, occupato, sempre per conto del clan Misso, del reimpiego in attività economiche di denaro di provenienza illecita. L'operazione ha portato alla confisca di 17 unità immobiliari, 7 società (di cui 3 con confisca dell'intero patrimonio aziendale), 1 rivendita di tabacchi e valori bollati (in provincia di Salerno), 8 auto/motoveicoli, 16 depositi bancari (di cui due nella Repubblica di San Marino) e 6 polizze assicurative per un valore di oltre 9 milioni di euro.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo