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Pena dimezzata per il carabiniere che uccise Davide Bifolco, un centinaio di persone in strada

Pena dimezzata per il carabiniere che uccise Davide Bifolco, un centinaio di persone in strada

Corteo a Fuorigrotta, bloccato per pochi minuti il traffico nei pressi dell'uscita della Tangenziale. Il padre: trattato così perché figlio delle periferie

NAPOLI. Un centinaio di persone sono scese in strada oggi pomeriggio a Fuorigrotta, sfilando in corteo lungo via Cinthia e bloccando per pochi minuti il traffico nei pressi dell'uscita della Tangenziale. Tra i manifestanti parenti e amici di Davide Bifolco, il ragazzo di 17 anni ucciso da un colpo di pistola esploso accidentalmente da un carabiniere, al termine di un inseguimento, la notte del 5 settembre del 2014, nel rione Traiano. Oggi la seconda sezione della Corte di Appello di Napoli ha emesso la sentenza ridotto la pena inflitta in primo grado al militare imputato, da 4 anni e 4 mesi a 2 anni. Una decisione fermamente contestata dai familiari del ragazzo che hanno deciso di scendere in piazza sfilando in corteo ed esponendo alcuni striscioni.  Già questa mattina in Tribunale si erano registrati momenti di tensione alla lettura della sentenza. «Due anni, solo due anni, neanche se fosse stato ucciso un cane» ha urlato una zia. La madre di Davide, quando ha appreso l'esito della sentenza, è stata colta da un malore. «È stato un omicidio volontario e invece lo hanno giudicato colposo, gli hanno dato il massimo della pena e adesso in Appello solo due anni. È tutto falsato, se questa è la giustizia italiana allora siamo rovinati: Davide è stato trattato così perché è figlio delle periferie». Queste le parole del padre.

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