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Boss morto in carcere, disposta l'autopsia

Boss morto in carcere, disposta l'autopsia

Giacomo Zeno è deceduto a Cuneo, dove era recluso al regime del 41 bis

di Carla Cataldo

ERCOLANO. È morto nel carcere di Cuneo dove era recluso al regime del 41 bis, Giacomo Zeno, cinquantacinquenne boss del cartello criminale dei Birra-Iacomino. Giacomo Zeno è l’uomo che per oltre un decennio ha fatto parte del clan della Cuparella, con un ruolo apicale nel clan e il supporto del fratello Stefano - anche lui recluso al 41 bis - braccio destro e cognato del padrino del sodalizio criminale, Giovanni Birra (che si trova al carcere duro nel penitenziario di Sassari). Giacomo Zeno è deceduto stroncato probabilmente da un infarto martedì. Per accertare le ragioni dell’improvvisa morte è stata disposta l’autopsia. Uomo di punta del clan Birra-Iacomino e - secondo la Dda - artefice del patto mafioso tra il suo clan, i Gionta e i Lo Russo, Zeno secondo gli inquirenti avrebbe preso parte a diversi fatti di sangue avvenuti nella città degli scavi e non solo. 

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