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07 Novembre 2018 - 12:08
Nel mirino del gruppo di Barra la "piazze" lasciate scoperte dopo il blitz
di Luigi Sannino
NAPOLI. Polizia e carabinieri in meno di un anno hanno inferto colpi durissimi alla camorra di Ponticelli, cambiandone il volto più volte. Ma tra ottobre e novembre, con le operazioni contro i Casella e quella dell’altro ieri contro i Minichini-De Luca Bossa-Cerrato e i De Micco-De Martino, il cerchio sembra essersi chiuso. Sono ben 45 gli affiliati alla criminalità organizzata finiti dietro le sbarre dal 17 novembre dell’anno scorso a oggi, compresi i ras dei “Bodo” che erano liberi. Un risultato di tutto rilievo, considerando che il quartiere è storicamente uno dei più effervescenti di Napoli. Cosa succederà ora? L’ipotesi più probabile, secondo gli investigatori, è che all’alleanza Minichini-De Luca Bossa si aggiungano in maniera ancora più concreta i Rinaldi di San Giovanni a Teduccioe gli Aprea-Cuccaro. In particolare i “barresi” si sarebbero visti spesso negli ultimi tempi a Ponticelli e la loro presenza potrebbe presto diventare più massiccia.
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