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Jorit a volto scoperto per Ilaria Cucchi: è simbolo di resistenza

Jorit a volto scoperto per Ilaria Cucchi: è simbolo di resistenza

L'inaugurazione del murale realizzato in via Verrotti all'Arenella. La sorella di Stefano: il mio pensiero alla famiglia di Davide Bifolco

NAPOLI. Jorit a volto scoperto per Ilaria Cucchi. «Ilaria è un simbolo di resistenza, non solo per me ma credo per l'italia». Così Jorit Agoch, lo street artist diventato famoso per i suoi volti simbolo sulle facciate dei palazzi di Napoli e non solo, all'inaugurazione del suo ultimo lavoro dedicato a Ilaria Cucchi, sorella di Stefano ucciso nel 2009, realizzato in via Verrotti all'Arenella assieme ai ragazzi del Progetto Adolescenti “La città dei ragazzi" dell'assessorato al Welfare del Comune di Napoli. Alla cerimonia di inaugurazione anche Ilaria. «La lotta che fa da 9 anni è la lotta di tutti - ha spiegato l'artista -. Non è solo la lotta di una sorella a cui hanno ucciso un fratello. La sua è una lotta di giustizia». Sulle mura dell'immobile insieme al volto di Ilaria Cucchi, c'è anche quello del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, e altre immagini che richiamano ai valori della pace. «Questo lavoro meraviglioso che avete realizzato per me - ha detto Ilaria Cucchi - lo dedico a tutti coloro che sono considerati gli ultimi. Voi ragazzi siete la nostra speranza di riuscire ad avere una società migliore e meno preda della discrezionalità  di chi ha potere. A voi dico: battetevi sempre per ciò che ritenete giusto nel rispetto delle istituzioni e delle regole». «Rivolgo alla famiglia di Davide Bifolco il mio abbraccio. Venendo qui a Napoli il primo pensiero è andato a loro. Lo so che è difficile, che fa male accettare quella condanna, ma è importante arrivarci alle condanne perché dobbiamo ricordarci che la stragrande maggioranza delle volte simili processi non arrivano nelle aule di Tribunale». Queste le parole di Ilaria Cucchi rispondendo ai cronisti che chiedevano un commento rispetto alla condanna ridotta in Appello a due anni al carabiniere che il 5 settembre 2014 uccise Davide esplodendo un colpo di pistola. «Finalmente il muro di gomma istituzionale sporco di sangue si sta rompendo» il commento del sindaco Luigi de Magistris, presente all'inaugurazione del murale. 

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