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20 Novembre 2018 - 12:41
Raid incendiario contro l'aggiudicatario dell'appalto ad Afragola per costringere il titolare al pagamento al clan
NAPOLI. I carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Napoli su richiesta della locale Dda, a carico di cinque persone, tutte ritenute affiliate al clan camorristico dei Moccia e responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione continuata, porto abusivo di arma da fuoco e danneggiamento seguito da incendio aggravati dal metodo mafioso. Da un'indagine, coordinata dalla Dda di Napoli, è emersa la presunta responsabilità di un'articolazione del clan Moccia in ordine a un raid incendiario contro la ditta aggiudicataria dell'appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani ad Afragola per costringere il titolare al pagamento del pizzo al clan. L'atto intimidatorio era stato perpetrato l'11 agosto 2017 dopo l'ennesimo tentativo estorsivo cui il titolare della società non aveva dato seguito. Secondo l'accusa, tre esponenti del sodalizio, sulla scorta di precise disposizioni impartite dai vertici del gruppo, avevano fatto irruzione nell'area di stazionamento dei mezzi e dopo aver intimato con la minaccia delle armi agli autisti di scendere dai veicoli, avevano appiccato il fuoco a un autocompattatore.
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