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Il premier Conte a Forcella: governo attento a questi territori

Il premier Conte a Forcella: governo attento a questi territori

Il presidente del Consiglio ha incontrato i ragazzi del carcere di Nisida, poi una visita al San Carlo dove ha incontrato Muti. A Palazzo Reale conversazione con tre giornalisti minacciati dalla camorra. In Campania 40 giornalisti minacciati, ma Conte ne incontra solo tre. Forza Italia contro il premier

NAPOLI. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte per una sera diventa, da intervistato, intervistatore di giornalisti. La cornice è il Palazzo Reale di Napoli dove, al termine della sua giornata trascorsa prima in Calabria e poi a Napoli, il premier ha incontrato tre giornalisti minacciati dalla criminalità organizzata: Sandro Ruotolo, Nello Trocchia e Salvatore Minieri. «Abbiamo fatto un brindisi alla libertà di informare e anche al diritto ad essere informati», ha spiegato Conte parlando alla platea e introducendo una sorta di intervista ai tre giornalisti, «un'occasione per me molto stimolante dopo aver dovuto imparare il fretta il mestiere di intervistato quando ho iniziato l'attività di governo». Conte ha spiegato che quella di stasera rappresenta «un'occasione per riflettere sulle loro personali esperienze. Sono qui con molta umiltà per apprendere, il mio ruolo di responsabile dell'autorità di governo mi impone di acquisire sempre più informazioni e oggi è stata una giornata dedicata al contrasto alla criminalità e all'illegalità». «È importante offrire il segnale di una costante attenzione da parte del Governo, stasera si accendono dei riflettori e le star sono loro. C'è una precisa volontà - ha assicurato Conte - che i riflettori siano sempre accesi su chi rischia, su chi mette a rischio la propria libertà personale e la propria vita per un bene pubblico, per offrire nell'ambito delle proprie competenze e capacità la possibilità di essere informati anche su vicende su cui altrimenti sarebbe facile far cadere un nuvolo di omertà». Conte ha spiegato di aver voluto coinvolgere i tre giornalisti «perché abbiamo pensato di rendere una testimonianza del mestiere di giornalista, di chi votato a informare corre dei rischi perché non arretra di fronte alla volontà di indagare i fatti, o situazioni di illegalità conclamanta, e rischia sulla sua pelle». All'arrivo al Palazzo Reale di Napoli, nella sala di Ercole, al primo piano, il premier si è fermato a salutare il presidente della Regione Vincenzo De Luca, il prefetto Carmela Pagano e il questore Antonio De Iesu. Presente all'incontro anche il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho. 

LA VISITA A FORCELLA. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte nel quartiere Forcella, alla biblioteca Annalisa Durante per incontrare il papà della ragazza uccisa per sbaglio dalla camorra nel 2004. «La mia presenza qui è la testimonianza che questo governo è attento alle esigenze di questi territori» le parole del premier alla stampa. Conte è stato accolto a Forcella dal parroco anticamorra Luigi Merola e dal consigliere regionale M5S Valeria Ciarambino. Il premier ha percorso a piedi un tratto di strada, tra gli applausi e le richieste di aiuto della folla, femandosi poi tra i bambini. Conte ha portato dei libri per la biblioteca di Forcella, mentre i bimbi gli hanno donato una felpa con la scritta: "'Con... te'. I bambini di Forcella attendono il tuo aiuto".

UNIONE EUROPEA. «Domani alla Commissione dirò che il Governo italiano vuole garantire l'obiettivo della stabilità finanziaria e da questo punto di vista siamo assolutamente concentrati nel raggiungimento di questo obiettivo, ma è anche vero che per perseguirlo la linea migliore il modo migliore è quello di assecondare e promuovere la crescita». «Diversamente -ha aggiunto Conte - andremo in recessione».

INCONTRO CON I GIORNALISTI  MINACCIATI. Un incontro che "non è una risposta" alle polemiche nate dopo le frasi di Luigi Di Maio sui giornalisti. Così il premier Giuseppe Conte parla dell'incontro che terrà stasera al Palazzo Reale di Napoli con tre giornalisti minacciati dalla camorra. «Non alimentiamo polemiche - ha detto Conte  ai cronisti a Napoli - incontro i giornalisti perché sono delle persone che con le loro inchieste rischiano la vita tutti i giorni e io credo che sia giusto che abbiano il sostegno delle istituzioni. L'incontro che, da massima autorità di Governo, mi farà piacere avere con loro vuole testimoniare la vicinanza del Governo alle loro vite professionali e alle loro vite personali e tutto il sostegno morale di cui hanno bisogno». Quello dei giornalisti sotto protezione perché minacciati dalla criminalità organizzata, ha spiegato Conte, «è un numero altissimo, soprattutto in Campania. Dobbiamo stare loro vicini perché se li lasciamo soli, se si sentono isolati, diventano anche più vulnerabili. Devono avere invece il sostegno del Governo e di tutti noi, dai colleghi alla comunità locale e nazionale, così sono più forti e diventano anche meno vulnerabili», ha concluso. 

NISIDA. L'istituto minorile di Nisida «è un'esperienza all'avanguardia». Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, parlando a Napoli della sua visita al carcere minorile che si è tenuta oggi. Conte ha rimarcato il valore delle «iniziative che vengono portate avanti e i numerosi laboratori che offrono, per favorire l'attività di socializzazione ai giovani detenuti». 

AL SAN CARLO. Dopo la visita al carcere minorile di Nisida, avvenuta nel primo pomeriggio, il premier è andato al Teatro San Carlo per incontrare il maestro Riccardo Muti, impegnato nelle prove di "Così fan tutte". Conte è poi atteso a Forcella nella sede dell'associazione “Annalisa Durante", vittima innocente di camorra. Infine a Palazzo Reale dove avrà una prima conversazione con alcuni giornalisti minacciati dalla criminalità organizzata (Sandro Ruotolo, Nello Trocchia e Salvatore Minieri) e poi un incontro con gli amministratori locali. Ai cronisti che gli chiedevano se fosse lì per salutare il direttore d'orchestra, Conte ha risposto «Certo, Muti è un'eccellenza italiana».

DE MAGISTRIS. «Abbiamo accolto insieme al maestro Riccardo Muti il presidente del Consiglio a Napoli qui al teatro San Carlo. È stato un incontro tutto incentrato sulla cultura e su questo teatro. Poi ho avuto la possibilità di intrattenermi qualche minuto col presidente e affrontare alcuni temi centrali della nostra città: un colloquio utile, cordiale e proficuo, nel segno della più alta cooperazione istituzionale che ci sta, e ci deve essere, tra la città di Napoli e il governo centrale». Così il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. «In pochi minuti abbiamo parlato dei 4-5 dossier principali che riguardano la città di Napoli, e ho notato da parte del presidente grande attenzione. La questione principale - dice il sindaco ai cronisti - è il tema del rapporto tra il governo centrale e gli enti locali, e quindi la città di Napoli, per quanto riguarda la legge di bilancio, le questioni finanziarie, la necessità che coloro i quali governano dal basso di non avere vincoli normativi, gabbie finanziarie che ci opprimono. Il presidente Conte che sta portando avanti una questione significativa con Bruxelles ha capito subito il tema, e ha lui ho voluto sottolineare la buona cooperazione istituzionale che su questo tema c'è tra il governo e la città di Napoli». «Abbiamo parlato - prosegue il primo cittadino - anche delle infrastrutture della città: il tema della metropolitana, di Bagnoli, dell'ultimo comitato sulla sicurezza che c'è stato a Napoli, e poi ho avuto modo di invitare per l'inizio dell'anno nuovo il presidente Conte per una visita ufficiale in città». 

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