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10 Dicembre 2018 - 12:43
I Mazzarella attaccano i Sibillo per arrivare ai Contini. Dopo la bomba ai Decumani si teme una risposta della cosca dell'Arenaccia
di Bruno Pavone
NAPOLI. È una guerra su più fronti quella che si sta giocando nella zona del centro di Napoli. La bomba che ha scosso il quartiere e che ha portato alla distruzione di una saracinesca di articoli sacri nel cuore dei Decumani è il segnale che qualcosa di è rotto nelle alleanze. Riguarda soprattutto le estorsioni. Non tanto le piazze di droga che sono bene divise tra i gruppi camorristici ma il pizzo e in partciolare quello legato alla rata di Natale. Innanzitutto al centro ci sono due blocchi. Uno legato ai Mazzarelle e uno che fa capo ai Sibillo-Giuliano che si sono alleati con i Contini. Sono loro ad essere stati attacati due notti fa, perché la bomba è esplosa in vico Santissimi Filippo e Giacomo. Lì nel bunker del clan Sibillo, a pochi metri dall’appartamento dei fratelli Lino (che è in carcere) ed Emanuele che invece è stato ucciso e ricordato in una cappella votiva con un mezzo busto. I Contini avrebbero chiesto il pizzo anche in zone dei Mazzarella e questo avrebbe generato una crisi tra le due cosche che invece si erano divisi il quartiere. Dopo le tensioni con i fuoriusciti dei Giuliano, ovvero i De Martino, la situazione pareva essere tornata alla tranquillità, e invece no.
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