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«Ci hanno riempito di coltellate, ci hanno uccisi»

«Ci hanno riempito di coltellate, ci hanno uccisi»

Agguato degli interisti: 100 contro 30. Il racconto dei tifosi napoletani

di Bruno Pavone

NAPOLI. «Ci hanno riempito di coltellate, ci hanno uccisi, adesso dobbiamo andare via da qui», ha urlato un ragazzo con un cappuccio nero e un marcato accento napoletano. Alle 19,50 di ieri era già tutto compiuto. In via Novara a Milano, a meno di un chilometro di distanza dall’ingresso del settore ospiti dello stadio Meazza dove l’Inter avrebbe giocato contro il Napoli, in 100 hanno aspettato che passassero i mini van con a bordo gli ultras della curva A del Napoli. Una sigla che raggruppa decine di altri gruppi storici del settore popolare dello Stadio San Paolo e che da due anni hanno deciso di sottoscrivere la tessera del tifoso per seguire il Napoli ance in trasferta. C’erano una trentina di uomini e ragazzi partiti dall’aeroporto di Capodichino di prima mattina, con auto prese a noleggio a 100 euro, per arrivare allo stadio Meazza in serata. 

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