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08 Gennaio 2019 - 13:14
Gli indagati sono ritenuti vicini, a vario titolo, a due consorterie: una facente capo al clan Mallardo e l'altra al clan De Rosa
GIUGLIANO-QUALIANO. Volevano imporre il pizzo anche sulle mense scolastiche. Nove persone sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Napoli, nell'ambito di indagini coordinate dalla locale Direzione distrettuale antimafia. I militari hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip partenopeo, a carico di nove persone ritenute vicine, a vario titolo, a due consorterie camorristiche: una facente capo al clan Mallardo e attiva sulla zona costiera di Giugliano e l'altra, facente capo al clan De Rosa, sul territorio di Qualiano. Gli indagati, come ricostruito dalle indagini, facevano e tentavano estorsioni a ditte edili, pescherie alberghi. Le indagini dei militari della compagnia di Giugliano hanno avuto inizio dopo la denuncia del dirigente di una ditta distributrice di pasti ad alcuni plessi scolastici nella zona di Varcaturo e Lago Patria: alcuni addetti alle consegne erano stati avvicinati da soggetti che con minacce esplicite avevano intimato loro di "mettersi a posto" altrimenti avrebbero incendiato i furgoni.
GLI ARRESTATI. In tre ritenuti contigui al clan "De Rosa": QUARANTA Giuliano, 58 anni, di Giugliano; GUERCIA Antonio, 30 anni, di Qualiano; CICCARELLI Giovanni, 46 anni, di Giugliano. Sono invece ritenuti contigui al clan “Mallardo”: QUARANTA Mario, 67 anni, di Giugliano; VALLEFUOCO Biagio, 51 anni, di Giugliano; GIAPPONE Pietro, 44 anni, di Giugliano; COPPOLA Vincenzo, 41 anni, di Giugliano; MONTIERE Guido, 40 anni, di Giugliano; MAURIELLO Paolo, 32 anni, di Giugliano.
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