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14 Gennaio 2019 - 17:32
La tesi di Antonino Miccio, direttore dell'Area marina protetta Regno di Nettuno
ISCHIA. Potrebbe essere stata la forte corrente ad aver trasportato i banchi di gamberetti verso la spiaggia di San Montano, sull'isola d'Ischia. È questa l'ipotesi formulata da Antonino Miccio, direttore dell'Area marina protetta Regno di Nettuno. «Nei fondali dell'Area marina protetta - spiega Miccio - sono presenti particolari conformazioni geologiche che degradano in veri e propri canyon sottomarini in più punti. Proprio davanti la spiaggia di San Montano, a circa 1,5 miglia, si aprono le testate del complesso del canyon di Cuma, zona particolarmente frequentata da cetacei, e per tale motivo definita come zona D di protezione dell'Amp, che qui trovano condizioni favorevoli di nutrimento». Allo stato attuale, spiega Miccio, «non si hanno ancora notizie ufficiali sulle cause del fenomeno, ma dai campioni prelevati per le analisi, a cura della Stazione zoologica Anton Dorhn, sembrerebbe si tratti di krill mediterraneo, specie di cui i canyon sottomarini sono ricchissimi. Questa specie va incontro a migrazioni notturne e spesso, a causa di forti correnti, una parte dei banchi può essere trasportata verso riva e finire spiaggiata. In attesa di riscontri ufficiali, questa tesi sembra la più attendibile a spiegare il massiccio spiaggiamento avvenuto», conclude Miccio.
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