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15 Gennaio 2019 - 12:56
La denuncia di Efi: «Il Comune non rispetta alcuna regola sulla giusta, igienica e dignitosa conservazione delle spoglie mortali»
NAPOLI. Su una cassetta in legno è possibile vedere ad occhio nudo il fondo marcio e inumidito, il fatto assurdo è che in quel contenitore ci sono resti umani e materiale biologico. Le spoglie in questo modo conservate sono decine, stipate alla meglio nel deposito del Cimitero di Poggioreale, contro ogni norma che regolamenta il settore e creando anche un ambiente infestato da miasmi nauseabondi. Lo denunciano Gennaro Tammaro e Alessio Salvato, delegati Efi (Eccellenza Funeraria Italiana, sindacato di categoria degli impresari funebri) per la Campania. «Queste foto – spiegano i due imprenditori – ci arrivano direttamente dal deposito e testimoniano ancora una volta quanto denunciamo da tempo: il Comune non rispetta alcuna regola sulla giusta, igienica e dignitosa conservazione delle spoglie mortali. Le casse piccole delle foto sono destinate ai feti e agli arti amputati. Ed è follia, pura follia che non si rispetti quanto giustamente impone la legge». Secondo la normativa vigente, infatti, i «resti mortali vanno conservati in casse sigillate – e quelle casse non lo sono – e con delle targhe che identifichino nome e cognome – e non delle banali scritte a pennarello». Le bare, inoltre, non rispettano quanto sancito dal dpr 285/90 e seguenti modifiche. «Il Comune sembra poter lavorare in deroga a qualsiasi norma (anche di buon senso) ancora una volta, quando si parla di cimiteri. E di dignità dei morti» concludono Tammaro e Salvato.
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