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Fontana sì, fontana no: c'è il referendum

Fontana sì, fontana no: c'è il referendum

Al Vomero spuntano i banchetti di DeMa per capire se i residenti rivogliono l'opera di Tatafiore

NAPOLI. Al Vomero torna di moda la questione relativa alla fontana “Itaca”. Si tratta del manufatto realizzato dal maestro Tatafiore, comunemente chiamato “la vasca dei capitoni”, che qualche mese fa è stato spostato da via Scarlatti per lavori di manutenzione. Ma ora la notizia di un possibile ritorno nella zona pedonale vomerese sta suscitando diverse posizioni e a tal proposito il gruppo Dema della V Municipalità ha raccolto delle firme per capire l’opinione dei cittadini. «L’iniziativa ha avuto molte adesioni – spiega Paolo De Luca, presidente della V Municipalità, – e sono state raccolte circa 500 firme in poche ore. Il 98% è contro il ricollocamento della fontana in via Scarlatti. Un bel momento di partecipazione diretta con richieste di chiarimenti e voglia di dire la propria. Il tema è trasversale ed aperto a tutti. La raccolta proseguirà anche nelle prossime settimane e poi consegneremo le firme al Comune di Napoli per far conoscere la volontà dei cittadini». Ma l’iniziativa non ha mancato di suscitare polemiche all’interno del gruppo Dema e della stessa maggioranza. Sul proprio profilo Facebook a prendere le distanze è la consigliera Cinzia Del Giudice (Dema) sottolineando il suo apprezzamento verso la fontana e che il gruppo politico di appartenenza non è compatto nel volerla togliere. A non aderire è anche il consigliere Daniele Quatrano (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra) dicendo che: «L’opera non è mai stata valorizzata e non si è mai provato a spiegarne il senso artistico e della sua collocazione. A tal proposito ho proposto in tempi non sospetti di apporre una targa esplicativa per raccontare l’opera ai cittadini». A rispondere alle critiche è il presidente della commissione locale cultura, Adolfo De Santis (Dema): «Non si discute l’opera, si è semplicemente voluto sentire i cittadini e spiegare loro i costi e le operazioni necessarie per il restauro della fontana. L’ascolto della cittadinanza è un momento importante della democrazia e non comprendo le inutili polemiche». A dichiararsi contrari al ritorno del manufatto in via Scarlatti sono pure le opposizioni come testimoniano i consiglieri Pietro Lauro (Fdi) e Clementina Cozzolino (Pd) e Antonio Culiers Fi). Inoltre ad esprimersi è pure il popolo del web. Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, attraverso una petizione online ha raccolto per il “No” circa 1.300 firme.
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