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05 Febbraio 2019 - 12:56
Indagine lampo della polizia, incastrati dalle immagini di videosorveglianza e da una serie di riscontri e attività investigative
NAPOLI. Svaligiavano appartamenti nella zona "bene" di Napoli approfittando dell'assenza dei padroni di casa. L'ultimo colpo lo avevano messo a segno nel quartiere Chiaia il 3 febbraio ma dopo due giorni sono stati catturati a Castel Volturno. Sono finiti in manette gli autori seriali di una serie di furti in appartamento della "Napoli bene". A bloccarli, nel pomeriggio di ieri, sono stati i poliziotti della squadra investigativa del commissariato San Ferdinando (dirigente Pasquale De Lorenzo, ispettore superiore Vincenzo Arrichiello) che hanno sottoposto a fermo tre soggetti di etnia rom, in quanto gravemente indiziati del delitto di furto e ricettazione. Si tratta di F.A.L., trentenne rumena, J.R., trentenne della ex Jugoslavia, ed N.D., trentunenne della'ex Jugoslavia. Le indagini "lampo" degli agenti del Commissariato San Ferdinando hanno consentito di appurare che i tre, catturati a Castel Volturno, si sono resi responsabili di un furto in appartamento consumato in via del Parco Margherita il 3 febbraio. Grazie all'analisi delle immagini di videosorveglianza e al ricorso ad una serie di riscontri e attività investigative, è stato possibile ricostruire che una persona di sesso femminile, uscita da una Fiat Panda, era entrata all'interno del palazzo in via del Parco Margherita, per poi uscirne dopo mezz'ora con diverse borse piene di oggetti vari e risalire sulla Panda. L'auto, di proprietà di una società di noleggio e noleggiata ad un soggetto risultato essere un prestanome, si era diretta a Castel Volturno, Comune di residenza dei tre rom. Monitorati i passaggi dell'auto grazie al sistema "cattura targhe", gli investigatori del Commissariato San Ferdinando li hanno individuati ed hanno fatto irruzione a Castel Volturno e dopo un inseguimento a sirene spiegate della Fiat Panda e di un'altra vettura, una Alfa Romeo Mito, con a bordo rispettivamente la donna e i due uomini rom, hanno bloccato i tre soggetti.
LE INDAGINI. Perquisite le vetture e un'abitazione in località Parco Verde, gli agenti hanno ritrovato più della metà della refurtiva rubata il 3 febbraio nell'appartamento di via del Parco Margherita a Napoli, oltre ad altri beni di ingente valore, presumibilmente asportati da altre case di recente derubate. I tre soggetti, infatti, risultano gravati da precedenti specifici per furti in abitazione. A carico della donna è stata già emessa in precedenza una pena detentiva definitiva complessiva di 17 anni e 3 mesi di reclusione, per condanne per furti in abitazione, al momento sospesa in quanto la donna è incinta, nonché madre di una minore di tre anni. Sottoposti a fermo per ricettazione, i due uomini sono stati portati nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, mentre la donna, in virtù del suo stato di gravidanza, è stata sottoposta agli arresti domiciliari. Proseguono le indagini del Commissariato per attribuire altri furti in appartamento agli stessi e ad altri soggetti. Il Questore di Napoli, Antonio De Iesu invita i cittadini a segnalare presenze sospette nei condomini e in strada attraverso l'applicazione "Youpol" o attraverso chiamata al 113, al fine di consentire un tempestivo intervento della Polizia di Stato e lo svolgimento di attività investigative che possano portare alla cattura dei responsabili.
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