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15 Febbraio 2019 - 15:59
Dovevano riscuotere un debito di 310mila euro
NAPOLI. I militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli hanno dato esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti di due indagati ritenuti responsabili di sequestro di persona a scopo di estorsione in concorso, aggravato dalle finalità e dal metodo mafioso. I due fermati sono stati tradotti presso il carcere di Napoli - Secondigliano, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria per l'udienza di convalida all'esito della quale il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la custodia in carcere. Lo scorso 6 febbraio i due indagati, di 27 e 24 anni, insieme ad altre persone in corso di identificazione, allo scopo di recuperare una somma di denaro pari a circa 350mila euro, hanno sequestrato un parente del debitore. In particolare, i responsabili, dopo aver individuato nei giorni precedenti la vittima nel comune di Capua (Ce), l'avrebbero attesa presso la sua abitazione, caricandola con la forza su un'autovettura e conducendola a Napoli. Le indagini dirette fin dai primi momenti dalla Procura della Repubblica partenopea, hanno consentito di risalire in tempi rapidissimi all'identità dei due soggetti coinvolti e alla loro localizzazione e di sottoporli a fermo alle prime luci dell'alba dello scorso 7 febbraio, con la liberazione della vittima rilasciata incolume presso la stazione ferroviaria di Napoli, Piazza Garibaldi. I soggetti arrestati sono da ricondurre all'organizzazione camorristica del clan dei 'Mazzarella', operante su Napoli e comuni limitrofi. Il Comando Provinciale, nel frattempo, aveva predisposto ed organizzato l'intervento dei Gis (Gruppo di Intervento Speciale) dell'Arma dei Carabinieri.
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