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21 Febbraio 2019 - 15:24
Delusione del pubblico che ha dovuto attendere dalle ore 12 alle 15 l'evento artistico di Cai Guo-Qiang e come sempre c'entrano le trattative con i sindacati
POMPEI. Pessimo ritorno d'immagine per gli Scavi di Pompei che hanno visto andar via con delusione alcuni visitatori trovatisi davanti ai cancelli chiusi dell'Anfitearro, dove stamane - alle ore 12 - era prevista la performance artistica di Cai Guo-Qiang. L'allestimento dell'evento che è consistita nell'esplosione artistica di polvere da sparo e fumi colorati si è svolta alle ore 15. Tre ore di attesa per il pubblico giunto apposta a Pompei per assistere alla "distruzione e alla rinascita a nuova vita" di Pompei nella visione dell'artista cinese.
La notizia è circolata proprio qualche minuto a ridosso dell'orario fissato per l'Explosion Studio ospitata dal Parco Archeologico di Pompei. E all'origine dell'assurdo ritardo ci sarebbe la interminabile trattativa avvenuta tra Soprintendenza e sindacati per assicurare il personale di custodia - con la formula del pagamento conto terzi - che è andata avanti talmente a lungo da non consentire allo staff di Cai Guo-Qiang di avviare i preparativi della performance che richiedeva 12 ore di lavoro.
La tensione degli operatori della Soprintendenza e dell'equipe dell'artista era palpabile, anche perché, di fronte alla lunga attesa (3 ore) molti giornalisti hanno abbandonato il campo e così anche tanti visitatori stranieri che, davanti ai cancelli chiusi dell'Anfiteatro hanno chiesto spiegazione e poi hanno rinunciato ad assistere alla realizzazione dell'evento dal titolo "In the Volcano" che da domani sarà allestita nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
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