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23 Febbraio 2019 - 18:41
L'ex premier e presidente della Commissione europea al “Sabato delle idee"
NAPOLI. «Se Dio vuole, per il momento il dibattito sull'autonomia differenziata è stato rimandato. E lo dico perché ho dei dubbi e ne ho tanti». Lo ha detto l'ex premier e presidente della Commissione europea Romano Prodi, parlando a Napoli all'incontro del Sabato delle Idee dedicato al futuro dell'Europa. E in proposito, rivolto ai giovani, Prodi ha chiesto: «Volete vivere senza contare niente al mondo da bravi schiavi o all'interno di una struttura che può dare voce alle vostre esigenze?». Questa è la domanda che dovrebbero porsi i giovani che, secondo l'ex premier, «spesso ascoltano il dibattito sui temi nevralgici per il futuro del loro Paese solo se “obbligati" dal contesto scolastico o accademico e coltivano, invece, altre passioni, soprattutto quelle che arricchiscono le grandi multinazionali del settore delle nuove tecnologie». «Erroneamente in Italia abbiamo sempre comunicato l'Europa come un concetto meramente economico. Come un “dovere", un adempimento e non abbiamo mai trasmesso ai giovani entusiasmo verso l'idea di una grande aggregazione di popoli, di culture e di valori» ha detto dal canto suo Lucio d'Alessandro, Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e vicepresidente della Crui, la Conferenza dei Rettori delle Università italiane. E lo scienziato Marco Salvatore, fondatore de "Il Sabato delle Idee", fa appello «a sensibilizzare i giovani sull'importanza della partecipazione democratica al voto delle prossime elezioni europee, che giungono in un momento particolarmente delicato della storia dell'Unione Europea, esattamente a quarant'anni dall'introduzione del suffragio universale tra i cittadini dei Paesi membri».
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