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Buche killer: donna cade e si frattura due arti

Buche killer: donna cade e si frattura due arti

Strada Varano a Castellammare di Stabia, il degrado è un continuo attentato alla incolumità pubblica: frane, rifiuti, avvallamenti

CASTELLAMMARE DI STABIA. È caduta a causa di una profonda sconnessione del terreno, fratturandosi entrambi i polsi. Ha il volto tumefatto e una delle due fratture è risultata particolarmente complicata, tanto da richiedere un intervento chirurgico, che ha eseguito tre giorni fa all’ospedale di Boscotrecase, dopo essere stata refertata al pronto socorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. 
La donna settantenne che compare in foto ora dovrà affrontare un lungo periodo di infermità e poi di riabilitazione, a causa dell’infortunio che ha subito camminando a piedi nella traversa di via Varano che collega la Passeggiata Archeologica al viale delle Puglie. 
Sette anni: è un periodo assurdo per la pubblica amministrazione che a Castellammare di Stabia che - pur nell’avvicendarsi di governi cittadini di segno opposto - non è mai riuscita a risolvere il problema della viabilità di una stradina di un centinaio di metri, fondamentale collegamento tra il centro (viale delle Puglie) e via Varano, area di interesse archeologico e turistico.
Gli abitanti della stradina hanno presentato continui esposti al Comune e denunce sui social. Non si contano più le proteste delle associazioni civiche che hanno accumulato e pubblicato dossier fotografici sulle frane, le buche, l’accumulo di rifiuti, gli arbusti che invadono la via e le frequentazioni equivoche favorite dal buio e dalla chiusura della viuzza con due dissuasori all’altezza di Viale delle Puglie. Ma, niente. Il disinteresse del Comune e della Provincia non si possono scalfire. 
«Finché non ci scappa il morto» dicono i residenti e i pedoni costretti ad assistere al raccapriccio dei turisti che si avventurano in quella traversa ogni giorno, per raggiungere a piedi gli Scavi, in una gimkana tra carogne di animali, terreno franato dalle pareti dei terrapieni, spazzatura lasciata a marcire per settimane, spesso con dell’eternit abbandonato. E, le buche killer, una delle quali ha provocato la caduta della donna settantenne. 
Per lei solo il caso ha voluto che finisse in ospedale “solo” con due arti fratturati. La caduta avrebbe potuto causarle danni peggiori. Nel tratto di strada in cui è avvenuto l’incidente, un tombino sta sprofondando e chiunque, passando di là, avverte sotto la strada il rumore di un torrente che sta erodendo il terreno sottostante. Prima o poi il vuoto che si è creato inghiottirà la strada e - si spera - senza fare vittime. Per ora, chi è più avveduto evita di passarci sopra. Se ne guardano bene i furgoni. Ma i residenti non sanno come affrontare il problema, essendo costretti a entrare e a uscire di casa. Una cosa va detta: la stradina è stata asfaltata recentemente solo per metà in lunghezza e larghezza, da Varano a Villa Arianna. Altro paradosso, si accompagna così il turista che vorrebbe visitare una delle due domus dell’Antica Stabiae: quella chiusa da tre mesi.

Rosa Benigno

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