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25 Febbraio 2015 - 10:50
Nel sottobosco non c'erano funghi o tartufi, ma tonnellate di hashish pronte per essere vendute
NAPOLI. La droga l'avevano sotterrata nei boschi, area di loro proprietà. I carabinieri che cercavano armi, con l'utilizzo di un metal detector, furono sorpresi nell'avere individuato dei secchi di ferro al cui interno c'erano 7 chilogrammi di hashish in panetti. Questa mattina i militari dell'Arma hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a tre componenti della nota famiglia camorristica dei Nuvoletta . L'intervento è del Nucleo investigativo di Napoli. L'oridinanza, richiesta dalla locale Direzione distrettuale antimafia è stata notificata a tre componenti della famiglia camorristica attiva nell’area Nord della provincia di Napoli. Sono Filippo Nuvoletta, alias “o’cecato” 34enne di Mugnano di Napoli; Antonio Nuvoletta, 30enne di Mugnano di Napoli; e Filippo Nuvoletta, alias “o’russo” 48enne di Marano di Napoli (nella foto). Sono ritenuti responsabili di concorso in detenzione di 6,6 kg di hashish (35 panetti) che erano stati sotterrati nell’area boschiva di pertinenza della loro abitazione. La droga è stata rinvenuta il 7 novembre 2014 durante l’esecuzione di un decreto di perquisizione emesso dalla Procura di Napoli relativi alle abitazioni degli indagati, ritenendo che anche se detenuti nelle rispettiva case e nelle pertinenze si potessero trovare ulteriori armi o altri elementi costituenti corpo di reato necessari alle investigazioni.
Ma non erano armi quelle che il metal detector aveva rivelato nel sottobosco, bensì droga. Scavando venne fuori un secchio metallico all’interno del quale c’erano 35 panetti di hashish per circa 7 kg.
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