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04 Maggio 2019 - 15:10
NAPOLI. "Disarmiamo Napoli": questo il nome dell'iniziativa che la rete “Un popolo in cammino" ha organizzato per domani, domenica 5 maggio, in piazza Nazionale, teatro ieri di una sparatoria nella quale è rimasta ferita anche una bambina di 4 anni, ora ricoverata in condizioni gravissime all'ospedale pediatrico Santobono. «Siamo stanchi - spiegano gli organizzatori della manifestazione - ancora una volta la camorra torna a colpire i quartieri della nostra città. Siamo stanchi della violenza, di questi criminali, della crudeltà delle loro azioni. Un ennesimo conflitto a fuoco e a rischiare la vita questa volta è una bambina di 4 anni, ferita da colpi di pistola. Napoli ha bisogno di essere disarmata, di essere liberata dalle camorre e dalla loro violenza». Non mancano gli attacchi al vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini: «Nel frattempo - scrivono gli attivisti di Un popolo in cammino - continuano i proclami sulla sicurezza, la caccia al clandestino da parte di un ministro dell'Interno che è completamente incapace a svolgere il suo ruolo. Le camorre, secondo la propaganda, sarebbero dovute sparire in un lampo e invece sono ancora in questa città a mettere a rischio la vita delle donne e degli uomini, dei bambini. Promesse non mantenute e vuota retorica. A Napoli non manca solo la sicurezza. Servono altri strumenti strutturali per disarmare questa violenza. Continuano a mancare le risorse per scuola, cultura, lavoro e welfare. Anche qui abbiamo ascoltato in questi anni solo parole, senza mai vedere un atto concreto. E allora siamo stanchi di attendere. Napoli la disarmiamo noi, con la forza di una reazione civile, sociale e culturale. Napoli ha bisogno di tutte le donne e gli uomini liberi, di tutte le intelligenze e le energie che saranno necessarie per cacciare via questa guerra dalla nostra città», concludono gli organizzatori della manifestazione. Alla manifestazione di domani mattina in piazza Nazionale aderisce anche il movimento Dema (Democrazia e autonomia), fondato e presieduto dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris. «La rinascita di Napoli non deve essere fermata dal cancro della camorra - si legge in un post del movimento - come sempre li fermeremo con la forza di una reazione civile, sociale e culturale. Facciamo appello alle donne e a gli uomini liberi, a tutte le intelligenze e alle energie positive della città per arginare e sconfiggere i poteri criminali. Ci vediamo tutte e tutti domani mattina alle 11 a piazza Nazionale, per ricordare al Ministero degli Interni quali sono i reali problemi della sicurezza nella nostra città e in tutto il Paese».
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