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07 Maggio 2019 - 18:43
di Mario Pepe
NAPOLI. L’Asl Napoli 1 in campo per gli sfollati degli Incurabili. Dall’azienda sanitaria locale, infatti, arriva la disponibilità a stipulare, con gli occupanti sine titulo, un contratto di locazione. Il tutto in una lettera inviata al legale che rappresenta il Comitato “Sfrattati degli Incurabili” e, per conoscenza, a Prefettura, Regione, Comune e Direzione generale per la tutela della salute. Un’apertura, però, subordinata ad alcune condizioni. In primis, lo sgombero definito dell’immobile entro il 31 maggio (vista la presenza di mobili all’interno degli appartamenti ndr): in questo caso, l’Asl è pronta a contribuire alla spesa di trasporto presso la nuova abitazione o, in alternativa, a depositare i beni nei propri locali. Inoltre, la stipula delle locazioni è subordinata anche al ripristino delle condizioni di abitabilità degli immobili oggetto di sgombero dopo il completamento dei lavori di restauro e manutenzione del complesso di Santa Maria del Popolo degli Incurabili; la sussistenza dei presupposti giuridici e reddituali dell’occupante al momento dello sgombero e la conferma dei medesimi all’atto della stipula del contratto di locazione; la sanatoria di ogni morosità pregresso nei confronti della stessa Asl, a qualunque titolo maturata, con 36 rate mensili: nello specifico, poi, in caso di mancato pagamento di tre rate consecutive o nell’intero periodo l’accordo decade automaticamente. Ultimo punto, l’adeguamento del canone locatizio alle ultime quotazioni immobiliari, così come risultati dai dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate al momento della stipula del contratto. L’alloggio alberghiero sostitutivo, invece, è garantito fino al 20 maggio. La decisione dell’Asl Napoli 1 segue quanto emerso dal tavolo integrato sul Piano cittadino per il diritto ad abitare tenutosi pochi giorni fa all’assessorato comunale al Lavoro da cui era emerso un invito a trovare ogni soluzione utile per la vicenda degli sfrattati. La situazione degli Incurabili era precipitata il 6 aprile scorso, dopo che il 24 marzo c’era stato un cedimento nella volta a sostegno del pavimento della chiesa cinquecentesca: la fessura si era ampliata costringendo l’Asl Napoli 1 al trasferimento all’Ospedale del Mare i reparti di Chirurgia, Urologia, Medicina e Rianimazione con i loro 23 pazienti. E 21 famiglie avevano dovuto lasciare il complesso. Una settimana dopo alcuni degli sfollati avevano violato i sigilli ed erano rientrati occupando gli appartamenti interdetti. Poi nel corso del pomeriggio l’occupazione era rientrata. Poco dopo Pasqua, infine, la Regione Campania aveva stanziato 80 milioni di euro per il complesso degli Incurabili per l’attuazione degli interventi in grado di garantire condizioni di funzionalità e sicurezza per l’utenza e preservare il patrimonio artistico e culturale dello storico ospedale.
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