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09 Maggio 2019 - 13:13
di Luigi Nicolosi
NAPOLI. Un giro di denaro spaventoso, che almeno in parte sarebbero dovuto rientrare nella casse dello Stato. E invece no. Perché gli imprenditori del settore turistico e commerciale, grazie a concessioni a dir poco vantaggiose, sono riusciti per ben dieci anni a sottrarsi alla morsa del Demanio, che dal canto suo non si era certo sbracciato per dargli la “caccia”. È sufficiente scorrere l’elenco della ripartizione elaborata nell’ultima inchiesta della Corte dei Conti per toccare con mano l’entità del danno erariale: una voragine da 29 milioni, della quale dovranno adesso rispondere nove dirigenti del Demanio.
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