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10 Maggio 2019 - 15:46
NAPOLI. «Giovedì sera in piazza Dante, intorno alle 22,30, si è consumato l’ennesimo caso di aggressione da parte di una babygang. Un giovane di soli 21 anni, figlio di un medico napoletano e di una signora russa, si è visto avvicinare da un gruppo di sei persone. La strategia del branco è sempre la stessa: “Ma mi stai guardando”. A nulla è servito il diniego del malcapitato. Dopo cinque minuti lo hanno attaccato alle spalle, picchiandolo senza alcuna pietà». Lo denuncia il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli a cui si è rivolta la famiglia. «Calci, pugne e botte. Sei contro uno. Gli hanno procurato un trauma cranico, oltre a ferite, ematomi e contusioni, costringendolo alle cure ospedaliere. Una furia cieca che è pienamente rappresentativa della pericolosità sociale di alcuni gruppi di giovani violenti che si aggirano per le strade». «Ringrazio Dio che sia vivo – afferma Oksana, la madre del giovane –. Quando l’ho visto aveva dei segni sotto al collo come se lo avessero strangolato. È un miracolo che sia ancora qui con noi. Siamo di fronte ad un’assurdità, è inconcepibile che un ragazzo di 21 anni che esce a fare una passeggiata in piazza Dante torni a casa in queste condizioni».
BABYGANG IN CENTRO. «L’aggressione di piazza Dante – aggiunge Borrelli – è l’ennesimo capitolo di un fenomeno che denunciamo da tempo. Delinquenti, teppisti e violenti si stanno impadronendo della città, in particolare del centro storico. Nascondersi dietro un dito è inutile e deleterio, occorre dire la verità: siamo di fronte ad un emergenza sicurezza. La violenza delle baby gang rappresenta un problema serio e molto grave. Come ha detto la mamma del ragazzo aggredito è assurdo che una persona esca di casa per una passeggiata e sia ridotto in quelle condizioni senza alcun motivo. Ricordiamo che piazza Dante è presidiata dai militari, ancora una volta la presenza dell’Esercito si rivela inefficace. Occorre investire sulle forze dell’ordine. Stiamo ancora aspettando i rinforzi promessi dal ministro dell’Interno Salvini. Il sottodimensionamento di polizia e carabinieri non permette di dare risposte efficaci ai fenomeni delinquenziali che interessano la città. Il tempo è scaduto, ora occorre trovare soluzioni».
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