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Palazzo occupato abusivamente: è scontro

Palazzo occupato abusivamente: è scontro

NAPOLI. Una storia infinita, che domani potrebbe (condizionale d’obbligo ndr) arrivare all’epilogo. È quella che vede una palazzina di via Giusso, a Bagnoli, al civico 22, al centro di una diatriba, finita a colpi di carte bollate, tra i proprietari Ferrara e Pisani, assistiti dall’avvocato Luciano Verde, e il Comune di Napoli. Oggetto: lo sgombero degli abusivi che dal 2008 occupano l’immobile. Nel luglio di 11 anni fa, sette nuclei familiari avevano preso possesso delle abitazioni e poco dopo, circa una settimana, il Comune aveva sistemato cinque nuclei familiari sfollati in seguito all’incendio di un edificio in via Trencia a Pianura. I proprietari aveva segnalato la situazione, peggiorata anche dal fatto che sui tre piani dell’immobile, nel corso degli anni, sono sorti dei veri e propria miniappartamenti. La Procura aveva archiviato la cosa e successivamente c’era stata una consulenza tecnica d’ufficio disposta dalla nona Sezione civile del Tribunale di Napoli. Il 15 maggio del 2014 la questione sembrava essere arrivata ad una svolta, con il giudice che aveva condannato il Comune di Napoli a rilasciare l’immobile ai proprietari libero da persone e cose fissando l’esecuzione della decisione per il 30 novembre. L’amministrazione aveva corrisposto alla controparte la somma di 320mila euro ma lo stato delle cose era rimasto sostanzialmente immutato. Anzi, l’Ufficio Patrimonio aveva anche avanzato l’ipotesi di una permuta dell’edificio con altri beni immobiliari: ma la cosa non aveva avuto seguito. Anzi, a maggio dello scorso anno il Comune, a seguito di una caduta di calcinacci dallo stabile di via Giusso, ha “ordinato” ai proprietari di provvedere a urgenti lavori di ripristino a tutela della pubblica e privata incolumità. Un provvedimento contro il quale i proprietari hanno presentato ricorso al Tar per chiedere la sospensione dell’efficacia dei provvedimenti. I giudici amministrativi, lo scorso 12 settembre, hanno accolto il ricorso sospendendo le decisioni che erano state impugnate e fissando l’udienza di merito per il prossimo 4 giugno. Intanto, domani, dopo cinque anni, dovrebbe essere eseguito lo sgombero dell’immobile. Condizionale d’obbligo, come detto, perché l’impressione è che la storia sia ancora lontana dallo scrivere il suo ultimo capitolo. Con i proprietari che, comunque, hanno sempre dichiarato di non avere alcuni intento persecutorio verso gli occupanti ma solo la volontà di ripristinare una situazione di legalità visto che il Comune, a loro dire, non ha mantenuto gli impegni e mostrato scarsa volontà nella soluzione della questione.

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