Cerca

«La camorra nel Dna di Napoli», De Luca e de Magistris attaccano la Bindi

«La camorra nel Dna di Napoli», De Luca e de Magistris attaccano la Bindi

È ancora polemica dopo l'affondo del presidente della Commissione Antimafia. Ma Roberti la difende: «Anche per me è un dato costitutivo di Napoli»

NAPOLI. Le affermazioni di Rosy Bindi su Napoli non piacciono affatto all’accoppiata Luigi de Magistris-Vincenzo De Luca. E così, da sindaco del capoluogo campano e presidente della Regione parte il tiro incrociato sul presidente della commissione Antimafia. «Quando ho sentito quella frase sono saltato sulla sedia», dice l’ex pm. «È una frase che non condivido per nulla, la cultura, la storia, il teatro, l'umanità sono l’elemento costitutivo di Napoli e della regione Campania e del Mezzogiorno», dice il primo cittadino a margine dell’audizione in Prefettura. «La politica può vivere senza le mafie, le mafie perdono ossigeno se interrompono i rapporti con la politica. Non si può dire che la camorra è costitutiva della città di Napoli come fatto genetico», aggiunge. Poi, nel tardo pomeriggio, lo stesso de Magistris rincara la dose su Facebook. «La Bindi si è espressa in un italiano poco felice, ma dal contenuto che appare univoco: Napoli nasce con la camorra. Un connubio genetico, quasi fetale. Trovo offensiva, aberrante e falsa tale affermazione. La storia di Napoli è rappresentata dalla sua gente, dalla cultura, dal paesaggio, dal patrimonio artistico, dalle tradizioni popolari, culinarie, artigianali. Millenni di storia non possono sopportare un tale insulto. La camorra è un fatto umano, che da decenni infesta le nostre terre - afferma il numero uno di Palazzo San Giacomo -. Se non è stata ancora sconfitta è anche perché per troppo tempo pezzi di politica, di istituzioni, di imprenditori e di professionisti hanno prima colluso e poi sono divenuti organici ad essa. Oggi la camorra esiste ancora, ma la lotta contro di essa è' sempre più dura ed è radicata in quella parte delle istituzioni onesta e nella stragrande maggioranza dei napoletani e dei campani». E ancora: «È in atto una ribellione civile, sociale e culturale che condurrà alla fine della camorra. I napoletani onesti libereranno Napoli dalla camorra, dalla corruzione, dagli affaristi, dalla politica e dalle istituzioni deviate, ed anche da pregiudizi e narrazioni superficiali sullo nostra terra, sulla nostra storia». Infine, il sindaco fa notare che «noi non neghiamo i nostri difetti e le nostre colpe, le sofferenze e i drammi, ma l’onorevole Bindi bisogna avere enorme rispetto per la storia profonda della nostra città, la prima in Europa che si ribellò con le quattro giornate del 1943 al nazifascismo con una rivolta di popolo, in testa donne e bambini. Non consentiremo a nessuno di accostare la storia di Napoli alla camorra». La sortita della Bindi provoca anche la reazione di De Luca che in campagna elettorale, quando l’esponente dei democrat diffuse la lista degli impresentabili con il nome dell’attuale governatore, la definì «pia donna di potere» sfidandola ad un confronto pubblico dopo averla querelata. «Considero un’offesa sconcertante a Napoli ed a tutti i nostri concittadini l’affermazione dell’onorevole Rosaria Bindi». Poi, dopo la precisazione della diretta interessata circa le parole su Napoli, nel consueto appuntamento settimanale su Radio Kiss Kiss Napoli, De Luca torna sulla polemica: «Si metta con d’accordo con se stessa, perché fa un uso improbabile della lingua italiana dicendo cose intollerabili». Sulla vicenda anche lo scrittore Roberto Saviano sottolinea che l'analisi della Bindi è «coerente con la situazione del territorio» precisando poi che la città di Napoli è stata abbandonata da Governo ed Europa.

LA DIFESA DI ROBERTI. «Io stesso ho definito già in passato la camorra elemento costitutivo della società napoletana. Se non guardiamo in faccia questa realtà, se proseguiamo con i negazionismi, non possiamo approntare interventi strutturali» per combatterla. Così il procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, davanti alla Commissione Antimafia.

 

 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori