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Far West ai Pellegrini. Spalleggiato dal "branco" ferì un 15enne di Miano: ecco chi è il bersaglio dell'agguato

Far West ai Pellegrini. Spalleggiato dal "branco" ferì un 15enne di Miano: ecco chi è il bersaglio dell'agguato

NAPOLI. Vincenzo Rossi, bersaglio principale dell’agguato dell’altra notte ai Quartieri Spagnoli, è incensurato ma con una pendenza giudiziaria non da poco. È stato rinviato a giudizio con l’accusa di concorso in tentato omicidio per l’aggressione con accoltellamento finale di un 15enne di Miano, il 9 dicembre 2017. In quella drammatica sera in via Scarlatti entrò in azione un “branco” composto da giovani e giovanissimi del Vomero-Arenella: 8 in totale, tra cui secondo l’accusa c’era anche il 22enne. A marzo 2018 finì in manette, ma grazie alla strategia difensiva dell’avvocato Gianluca Fiore il Riesame, dopo i dubbi espressi dalla Cassazione, lo rimandò in libertà. A puntare su di lui era stato un testimone nel corso di un incidente probatorio; però il difensore di Rossi riuscì a dimostrare presunte incongruenze tra l’una e l’altra deposizione del teste. Dubbi che probabilmente avranno un peso anche nel processo. In via Scarlatti Vincenzo Rossi e gli amici (tutti da ritenere innocenti fino all’eventuale condanna definitiva) “giocavano” in casa e volevano marcare il territorio, dimostrando di essere più forti degli altri cacciando i “forestieri”. E quale sistema migliore dell’uso del coltello per farsi valere? Così, secondo la ricostruzione degli investigatori della polizia e della procura dei minorenni, un “branco” composto inizialmente da 20 tra giovani e giovanissimi aggredì 5 ragazzini di Miano e Scampia, ferendo il 15enne con l’arma bianca. «Di dove siete? Allora qua non potete stare…», le uniche frasi minacciose per passare rapidamente dalle minacce al corpo a corpo. In manette finirono l’allora 21enne, un neo maggiorenne e 4 minorenni, ai quali si sono aggiunti mesi dopo altri 2 minori. Tutti del Vomero, Arenella e Chiaiano. Tra essi uno dei più piccoli è imparentato con un uomo ritenuto legato ai Cimmino. Vincenzo Rossi non è considerato colui che avrebbe ferito al torace con un coltello il 15enne di Miano che rischiò di morire. A sferrare i due fendenti al petto secondo l’accusa fu uno dei complici minorenni, da marzo nel Centro di prima accoglienza dei Colli Aminei. Era la sera del 9 dicembre 2017 e il gruppetto arrivato al Vomero in metropolitana stava camminando nell’isola pedonale di via Scarlatti per tornare alla stazione. La serata era trascorsa allegramente da “Mc Donald” e i 5 amici scherzavano e ridevano in direzione piazza Vanvitelli quando furono affrontati dal gruppo, ben più numerosi, di aggressori. In 3 riuscirono a fuggire, ma gli altri 2 dovettero soccombere per l’inferiorità numerica e perché nelle mani di uno dei componenti della baby gang comparve il coltello. Le indagini partirono immediatamente e come sempre in casi del genere, furono visionate le immagini delle telecamere fisse e dei negozi circostanze. Così qualcosa si cominciò a capire. L’accusa per tutti è di concorso in tentato omicidio e lesioni gravi. Infatti, oltre al 15enne accoltellato, l’amico 16enne che non riuscì a scappare in tempo fu pestato a sangue.

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