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20 Maggio 2019 - 17:45
Chiuso l'incidente probatorio in Tribunale sul dramma che a Pozzuoli costò la vita a mamma, padre e figlio
NAPOLI. "Il fenomeno dell'apertura delle cavità sottostanti nella zona della cosiddetta fangaia era prevedibile, se fossero stati realizzati studi sulla valutazione dei rischi". Non hanno dubbi i periti nominati dall'autorità giudiziaria: la tragedia della Solfatara era annunciata. È quanto è emerso dall'incidente probatorio svoltosi davanti al gip di Napoli, Isabella Iaselli, nell'ambito del procedimento che punta a far luce sulla morte, avvenuta il 12 settembre 2017, di tre turisti veneti: Massimiliano Carrer, la moglie Tiziana Zaramella e il figlio Lorenzo. I tre, in visita alla Solfatara, a Pozzuoli, precipitarono in una cavità colma di gas tossico.
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