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19 Settembre 2015 - 20:36
Lacrime, dolore e una folla commossa
ha partecipato al funerale della donna
ammazzato dall'ex compagno ora in galera
TERZIGNO. Un lungo e commosso corteo che ha attraversato il paese vesuviano accompagnando la salma di Enza Avino dall’abitazione di via Cellini al cimitero comunale. Erano in centinaia e centinaia le persone che hanno preso parte all’estremo saluto alla mamma 36enne uccisa nel pomeriggio di lunedì dal suo ex compagno, Nunzio Annunziata, come egli stesso ha confessato nelle scorse ore davanti ai giudici, descrivendo appieno la dinamica dei fatti.
Annunciata dalle note e dalle parole della canzone “Con te partirò”, il feretro di Enza è giunto presso la casa nella quale abitava salutata da applausi scroscianti e dal volo di decine di palloncini rossi. Stesso colore dei nastrini che molte persone avevano appuntato al petto per testimoniare tutta la loro avversione al triste fenomeno della violenza sulle donne, che proprio nella giovane e bella Enza ha visto l’ennesima, incolpevole vittima.
«Noi abbiamo fede, sicuramente ti vedremo un’altra volta. Sei stata forte e hai resistito a lungo, ma ora che sei morta potrai salvare altre donne». Queste le parole dei genitori Stefano e Giovanna rivolte direttamente alla figlia prima che il corteo partisse e percorresse il lungo tragitto fino al camposanto, dove è stato officiato il rito funebre.
Presenti per l’estremo saluto, anche l’ex ministro Mara Carfagna, promotrice della legge contro il reato di stalking, e molti esponenti dell’amministrazione comunale di Terzigno, tra cui il sindaco Francesco Ranieri, che per la giornata di giovedì ha indetto il lutto cittadino e una fiaccolata per ricordare la sfortunata giovane.
Tra le tante voci che si sono unite nel ricordare Enza, tutte con parole di ammirazione, quella del figlio Carmine, che ha ricordato come insieme alla mamma abbia vissuto momenti felici nel corso del recente viaggio in Inghilterra, dove la donna contava di trasferirsi per allontanarsi definitivamente dall’uomo che le ha tolto la vita. In quei dieci giorni, ha raccontato l’officiante del rito funebre riportando le parole del figlio della donna, Enza fu un’altra persona, finalmente lontana dall’incubo persecutorio in cui era suo malgrado precipitata.
La famiglia Avino - ai cui manifesti funebri si è aggiunto anche l’ex marito di Enza - ha voluto ringraziare quanti sono stati presenti ieri al funerale e quanti sono stati loro solidali in queste terribili ore. Un ringraziamento è andato anche alle forze dell’ordine per la loro attività e agli organi di informazione.
La speranza della famiglia, infatti, è che la grossa eco del tragico avvenimento possa servire affinché si inaspriscano le misure contro il reato di stalking e altre donne non debbano più andare incontro allo stesso destino di Enza, uccisa dall’uomo che diceva di amarla.
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