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23 Maggio 2019 - 11:57
Occupazioni, danneggiamenti, aggressioni: per la Procura di Torre Annunziata furono responsabili del clima di tensione che impaurì gli operatori della raccolta e gli amministratori cittadini, acuendo la crisi dei rifiuti
TORRE DEL GRECO. La Procura di Torre Annunziata ha dato esecuzione a 5 ordinanze di custodia cautelare, nei confronti di persone che - tra i 50 appartenenti al progetto “Garanzia Giovani” - sono state ritenute responsabili di tentata estorsione in danno al consorzio di imprese “Gema”, affidatario del servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, nonché in danno dell’amministrazione comunale di Torre del Greco. Gli arresti sono stati eseguiti dalla Polizia. Secondo la Procura, infatti, gli inagati avrebbero adottato comportamenti aggressivi, protrattisi per diversi mesi, per costringere la “Gema” ad assumerli. Due destinatari del provvedimento restrittivo, emesso dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata, risultano già detenuti in carcere e altri due sono già ai domiciliari. Tutti e 5 facevano parte del gruppo di giovani che, nell’imminenza del periodo elettorale, esprimevano con forza la loro protesta al Comune, e 4 di essi furono inseriti in un tirocinio con affiancamento al lavoro della Gema, per la durata di 6 mesi. Al termine del periodo formativo, ne seguirono occupazioni, danneggiamenti delle macchine operatrici, aggressioni a un consigliere comunale e ad alcuni operatori della Gema, con interruzione di pubblici uffici. Lo scopo era quello di costringere il consorzio ad assumerli. Comportamenti che ingenerarono timore negli operatori e negli amministratori cittadini, tali da impedire il regolare svolgimento della raccolta dei rifiuti, acuendo la crisi che si era venuta a determinare proprio relativamente alla giacenza di grandi quantità di rifiuti non raccolti.
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