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Prese la pen drive del boss Zagaria durante l'arresto, poliziotto a giudizio

Prese la pen drive del boss Zagaria durante l'arresto, poliziotto a giudizio

CASERTA. È stato rinviato a giudizio, al termine dell'udienza preliminare dinanzi gup Mancino del tribunale di Napoli, il poliziotto Oscar Vesevo, colui che partecipò all'arresto del super latitante dei Casalesi Michele Zagaria. È accusato di peculato e truffa «per aver venduto», secondo la Dda di Napoli, la pen drive che il boss latitante all'epoca nascondeva nel suo covo di via Mascagni a Casapesenna dove fu arrestato il 7 dicembre del 2011. Vesevo deve rispondere anche di altri reati: peculato, corruzione ed accesso abusivo ai sistemi informativi aggravati dall'articolo 7 in seguito all'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia. Il processo è stato fissato per il 13 ottobre prossimo dinanzi al tribunale di Napoli Nord. Il poliziotto è difeso dall'avvocato Giovanni Cantelli. Parte civile in questo processo per altre truffe effettuate dal poliziotto l'avvocato Vittorio Giaquinto.

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