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Tassa sui rifiuti. Sanzioni sulla tari non pagata a percentuali usurari: +30% in 60 giorni

Tassa sui rifiuti. Sanzioni sulla tari non pagata a percentuali usurari: +30% in 60 giorni

Pesantissime gabelle sulle famiglie di Castellammare di Stabia: oscillano tutte intorno alle 500 euro. La città si ribella

di Rosa Benigno

CASTELLAMMARE DI STABIA. Cartelle esattoriali della Soget con sanzioni del 30%. Tasse “usurarie” a Castellammare di Stabia. È quanto sta accadendo in seguito agli “accertamenti” che i cittadini stanno ricevendo in questi giorni relativi a omessi o parziali versamenti per le annualità 2016-2017 del tributo Tari (cioè quelle dovute al Comune per il ritiro e lo smaltimento dei rifiuti in città). Gli "accertamenti possono essere pagati in unica soluzione o al massimo in due rate. Chi ha bisogno di rateizzarle ulteriormente, deve pagare anche l'aggiunta della sanzione: ovvero, il 30% in più del dovuto. Siamo alla guerra delle istituzioni contro i cittadini. I più vessati sono ovviamente gli anziani che non sanno reagire contro le insidie burocratiche.
Il sig. “X” (che vuole restare anonimo) ha ricevuto nei giorni scorsi una richiesta di pagamento pari a 228,74 euro non versati con un’addizionale di 68,62 euro di sanzione per l’anno 2016 (per avere effettuato un pagamento parziale). In aggiunta, altre 275,20 euro più 82,56 euro per omesso pagamento. Fin qui, la Tari da pagare ammonterebbe a 503,94 euro. Che in sé, per una famiglia media, già rappresenta una somma da strozzinaggio. Ma ecco cosa accade se il sig. “X” non si affretta a pagare entro 60 giorni dall’avviso della Soget: la sua Tari salirà a 664 euro, sarà cioè addizionata di ulteriori 160,06 euro. La sanzione “per omesso pagamento”, è quanto dichiarato dalla Soget Spa, concessionario per il Comune di Castellammare di Stabia, con sede in corso Alcide De Gasperi, è del 30% della Tari non versata. Va considerato che la Banca d’Italia stabilisce come “tasso usurario” la percentuale che supera il 25%. 
L’anziano contribuente che si è presentato l’altra mattina con i bollettini pagati alla posta, per le due annualità relative all’accertamento in questione, si è sentito rispondere da un addetto che «Evidentemente, alle Poste hanno sbagliato a digitare qualche numeretto e quei versamenti sono andati a finire chissà dove». Pertanto, all’anziano è stato consigliato di recarsi alle Poste per risalire all’iter dei suoi versamenti del 2016-2017, per ripresentarsi alla Soget e qui stabilire in che modo sanare - eventualmente - la sua posizione.

Ciò che sconcerta è anche l'assenza assoluta delle voci delle opposizioni politiche, dei sindacati e delle associazioni dei consumatori. Gli accertamenti sono arrivati a ridosso della richiesta tassa per i rifiuti relativa al 2019. Quindi, il nostro signor "X", questo mese dovrà aggiungere ai suoi 500 euro almeno una prima rata degli ulteriori 400 per l'annualità corrente, quindi: 600 euro circa. Se intende pagare in unica soluzione, arriverà a 900 euro. E il signor "X" vive da solo in soli 80 mq. "Pensate che io cestino l'umido ogni tre giorni e la plastica è una bustina ogni due settimane". Ma la scelta del Comune di Castellammare di Stabia è stata quella di applicare una "patrimoniale", perché tiene conto dei metri quadrati e non dei reali consumi dei contribuenti. Una ulteriore ingiustizia sociale che - peraltro - non collima con l'ideologia di centrodestra che governa attualmente al Comune. Ma, quando si tratta di fare cassa, non ci sono ideologie che tengano: destra o sinistra, purché il cittadino si sveni.

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