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26 Agosto 2021 - 16:05
Un uomo di 51 anni è morto a Venezia dopo tre giorni dalla somministrazione del vaccino Pfizer.
In seguito al decesso, i Carabinieri hanno sequestrato la fiala.
La vittima si chiama Alessandro Cavarretta ed è originario di Mira.
Alessandro muore tre giorni dopo la prima dose di Pfizer: ritirato il lotto del vaccino
Come riporta Notizie.it, un uomo di 51 anni è morto dopo tre giorni dalla somministrazione di una dose di vaccino Pfizer. Il fatto è accaduto a Venezia e sono intervenuti i Carabinieri dei Nas.
La fiala del siero inoculato ad Alessandro Cavarretta, originario di Mira e deceduto lo scorso sabato, è stata sequestrata.
Il campione, prelevato dopo gli accertamenti della Procura, verrà utilizzato per effettuare delle analisi.
L’azienda sanitaria locale, come riporta La Stampa, ha scelto di non utilizzare la parte restante del lotto in via precauzionale, segnalandolo alle autorità competenti.
Morto dopo vaccino Pfizer: febbe e gonfiore alle gambe
L’uomo si era vaccinato il 18 agosto al drive through di Oriago. Aveva ricevuto una dose del vaccino Pfizer.
Dopo poche ore ha iniziato ad accusare febbre e gonfiore alle gambe. Il medico di base gli avrebbe prescritto un farmaco, ma le sue condizioni sarebbero peggiorate in fretta.
I parenti della vittima hanno spiegato che sabato mattina il 51enne non riusciva neppure a svegliarsi.
Hanno provato a rianimarlo guidati dagli operatori del 118, ma purtroppo non hanno avuto successo.
Disposta autopsia sul corpo
Secondo i medici si è trattato di una tromboembolia, ma solo i risultati dell’autopsia potranno dare una risposta certa.
“Ora dobbiamo escludere che ci sia un nesso tra vaccinazione e morte per questo abbiamo richiesto subito l’accertamento diagnostico, prima che intervenisse la Magistratura.
Ogni altra affermazione, prima delle valutazioni del caso, è prematura” ha dichiarato Edgardo Contato, il direttore generale dell’azienda sanitaria Serenissima.
L’ipotesi di una tromboembolia
Non è stato sufficiente a salvargli la vita. Il personale medico ha tentato in tutti i modi di rianimarlo - è stato intubato e ventilato per circa trenta minuti - ma non c’è stato nulla da fare: Alessandro Cavarretta è morto.
Il medico del pronto soccorso, nella constatazione di decesso, ha certificato la morte come dovuta a un arresto cardiocircolatorio.
L’ipotesi più probabile - ma che solo gli esami potranno confermare - è che il parcheggiatore sia stato stroncato da una tromboembolia.
La ricostruzione di quanto avvenuto è contenuta nella denuncia contro ignoti che lunedì i familiari hanno presentato ai carabinieri di Mira, dopo essersi rivolti all’avvocato Matteo Scussat.
«Attendiamo i risultati autoptici per capire cosa sia realmente accaduto», si limita a dire il legale.
La famiglia: «Vogliamo chiarezza»
Della vicenda è stata subito informata la Procura. Pare che l’autorità sanitaria avesse inizialmente disposto un’autopsia sul corpo del cinquantunenne ma la procedura sarebbe slittata in attesa di capire come intenderà procedere il magistrato di Venezia.
È probabile che già nelle prossime ore il pm affidi al medico legale l’incarico per eseguire l’esame autoptico e chiarire finalmente cosa abbia provocato il decesso.
La famiglia chiede agli investigatori di verificare se la vaccinazione sia stata fatta correttamente, così come l’anamnesi,
e anche di capire se le prescrizioni del medico curante siano state adeguate al quadro clinico e perché a Cavarretta non sia stato consigliato di recarsi al pronto soccorso dopo l’insorgenza dei sintomi.
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