Costringe la figlia piccola a prostituirsi con i camionisti: «Chiedeva cinque euro per comprarsi le sigarette»

Orrore nella città tedesca di Schweinfurt, in Baviera, un uomo di 49 anni, identificato solo come Thomas S, è stato arrestato con l'accusa di aver costretto la figlia a prostituirsi in cambio di un pacchetto di sigarette.

Avrebbe venduto dunque la 12enne ad almeno una settantina di camionisti per potersi comprare le sigarette.

 

Il padre orco avrebbe costretto la figlia minore a prostituirsi in un autogrill

Stando a quanto scrive il Sun, l'uomo chiedeva ai passanti cinque euro in contanti per far stuprare la figlia.

Avrebbe anche insistito per filmare quello che stava succedendo.

Le indagini della polizia sono iniziate il 31 luglio 2020, quando un camionista ha avvertito i poliziotti che Thomas gli aveva offerto "i servizi sessuali" del minorenne, insieme ad altri tre colleghi, nel parcheggio Steinsacker sull'autostrada 70.

Subito dopo la chiamata, i poliziotti hanno catturato e arrestato Thomas, che era seduto in un'Audi con la ragazza.

Secondo i testimoni, tre giorni prima dell'arresto, la bambina era stata abusata dal camionista rumeno Hartmut N, 50 anni, nel parcheggio A71 a Lauertal per cinque euro e un pacchetto di sigarette.

In quell'occasione Thomas S ha filmato l'aggressione col suo iPhone, che è stato poi utilizzato per incriminare Hartmut N, ora in custodia cautelare e in attesa di un processo separato.

La polizia nel corso delle indagini ha scoperto che la madre biologica della ragazzina Brigitte K, 39 anni, era a conoscenza di ciò che stava accadendo e lo "approvava".

Per questo motivo è stata anche arrestata. Stando a quanto accertato il vero padre della piccola aveva lasciato che la mamma prendesse la sua custodia e da allora pare si fosse disinteressato alla figlia.

Gli inquirenti hanno accertato che la coppia ha abusato sessualmente della 12enne e le ha scattato foto e filmato video per un periodo di due anni.

La giovanissima vittima è stata affidata a un orfanotrofio e si trova in terapia a causa dei forti traumi psicologici subiti.

 

Orrore anche in Italia, violenta la figlia di 14 anni per sei mesi: arrestato

Un uomo residente in provincia di Reggio Emilia è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della figlia quattordicenne.

A denunciare gli abusi è stata la moglie e madre della giovane dalla cui testimonianza le forze dell’ordine hanno fatto partire le indagini.

 

Violenza sessuale sulla figlia: arrestato il padre

Secondo quanto ricostruito la donna si sarebbe recata nelle sedi istituzionali per denunciare violenze ai danni della figlia dando così il via ad un’accurata indagine della Polizia di Stato e della Procura della Repubblica.

Dopo la denuncia la magistratura ha effettuato degli accertamenti preliminari, fatto testimoniare la ragazzina in Procura, in modalità protetta, e perquisito la casa dove vive insieme ai genitori.

Durante l’ispezione le forze dell’ordine hanno avuto l’opportunità di sequestrare i dispositivi informatici utilizzati dal padre. Strumenti che si sono rivelati a supporto dell’accusa nei suoi confronti.

La Procura ha quindi emesso un mandato di arresto e ora l’uomo dovrà rispondere in tribunale del reato di violenza sessuale aggravata dal fatto che compiuta su minore.

Una misura eseguita nell’ambito delle operazioni di contrasto ai reati contro i minori messe in campo dalle forze dell’ordine.

A tal proposito la questura ha ricordato l’importanza dell’applicazione You Pol.

Un software ideato per segnalare eventuali episodi di bullismo, spaccio di stupefacenti nelle scuole ma anche violenza domestica e di genere.