Tragedia ad Arona,  dove un uomo di 42 anni si è sentito male ed è morto mezz’ora dopo aver ricevuto una dose del vaccino Pfizer.

La vittima aveva ricevuto l’iniezione contro il Covid al Pala Green dove sono intervenute le forze dell’ordine.

 

Uomo di 42 anni muore mezz’ora dopo il vaccino Pfizer
Il decesso è avvenuto appena rientrato nella sua abitazione.

La Procura di Verbania ha avviato gli accertamenti del caso. Nelle prossime ore verrà disposta l’autopsia per accertare le cause del decesso e l’eventuale correlazione con la vaccinazione.

All'uomo, informa il 118, era stato inoculato il vaccino Pfizer. Tra poco verrà disposta l'autopsia per accertare le cause del decesso e l'eventuale correlazione con la vaccinazione.

 

Le cause della morte

Non si conoscono ancora le cause del decesso ed è tutto da dimostrare se vi siano correlazioni fra la somministrazione del vaccino e il malore.

Per fare luce su questo punto e accertare la cause della disgrazia ha aperto un’inchiesta la Procura della Repubblica di Verbania.

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine. Sempre oggi si è verificato un malore anche nel centro vaccinale di via Fogliotti; qui però la persona colpita è stata subito assistita e si è ripresa.

 

Giornalista della Bbc morta dopo il vaccino AstraZeneca

Secondo i parenti la Shaw, che aveva 44 anni ha iniziato a soffrire di mal di testa “gravi una settimana dopo la somministrazione”.

“I suoi dolori erano collegati alla coagulazione”, hanno dichiarato. La donna, dopo pochi giorni, si è ammalata gravemente fino al decesso.

 

La tragedia

Il decesso è avvenuto venerdì scorso in ospedale a Newcastle dopo essere stata ricoverata in terapia intensiva per coaguli di sangue ed emorragie.

Di solito a chi ha meno di 40 anni nel Regno Unito viene offerta un’alternativa al vaccino di Oxford, ove disponibile, dopo segnalazioni di coaguli di sangue estremamente rari con piastrine basse.

Ci sono stati 309 casi nel Regno Unito su 33 milioni di persone a cui è stato somministrato AstraZeneca.

I rischi di coagulo per gli under 40 sono uno su centomila.

 

Vaccino AstraZeneca, le cause della morte del militare
Una "esagerata risposta infiammatoria". La procura di Siracusa ha chiarito nel dettaglio le cause del decesso di Stefano Paternò.

Il sottufficiale della Marina militare di 43 anni, morto il 9 marzo nella sua casa di Misterbianco, quindici ore dopo la somministrazione della prima dose di vaccino Astrazeneca.

Le indagini condotte dalla magistratura siciliana, dirette dal Sostituto Procuratore Gaetano Bono e coordinate dal Procuratore della Repubblica Sabrina Gambino, dunque "hanno fatto luce sulle cause del morte".

La relazione dei consulenti tecnici del pubblico ministero ha stabilito "la sussistenza di una relazione causa-effetto con la somministrazione del vaccino Astrazeneca", si legge nella nota della procura che però sottolinea "è bene però precisare, anche al fine di evitare la diffusione di fake news o la strumentalizzazione della notizia in chiave antivaccinale, che ciò non implica affatto un problema di sicurezza del vaccino Astrazeneca/Vaxzevria, tanto che le fiale sono già state dissequestrate, dopo che il lotto ABV2856 somministrato al Paternò è stato analizzato, insieme con altri sei lotti, dall'Istituto Superiore di Sanità e dal corrispondente istituto olandese (Rivm) che aveva rilasciato l'autorizzazione alla commercializzazione del vaccino".