NAPOLI. Come nei film di fantascienza dove c’è un computer che prevede i reati commessi da qualcuno che viene arrestato prima di poterlo compiere. Una finzione che pare invece sia realtà a Napoli grazie ad una intuizione di un agente della Questura di Napoli che è riuscito a creare un sistema in grado di anticipare l’azione del balordo. Sì, proprio così. E due mattine fa, alle 10, un allarme predittivo prodotto dal sistema previsionale dei crimini denominato “XLaw” segnalava la commissione di li a poco di un probabile furto in una zona compresa tra via Maurizio De Vito Piscicelli e via Niccolò Iommelli, alle spalle di piazza Medaglie d’Oro al Vomero. Alle 10.37 giungeva  una chiamata al 113 da parte di un cittadino che segnalava la presenza  di giovani sospetti proprio nella zona indicata dal sistema operativo. La presenza di pattuglie già sul posto permetteva di intercettare immediatamente i  due giovani , che alla vista della pattuglia tentavano la fuga dopo essersi disfatti di un piede di porco con cui presumibilmente avrebbero forzato le catene di alcuni scooter parcheggiati. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale li hanno raggiunti e bloccati, denunciando uno di loro in stato di libertà per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. Si tratta di un napoletano di 24 anni. Come funziona il sistema X-Law? L’allerta ricevuta in Questura per merito del sistema “X-Law” ha permesso agli agenti di essere in zona al momento dei tentativi di furto perché il software ha inviato in modo diretto, il risultato di un’elaborazione e la segnalazione è nata dalla indicazione fatta dal sistema che suggeriva la probabile esistenza di un reato che sarebbe stato commesso tra le 10 e le 11 in una zona del Vomero. Non è magia, ma calcolo delle probabilità: l’algoritmo ha individuato in maniera rapida, i siti dove vi è una maggiore incidenza di episodi di microcriminalità e dalla Questura di Napoli, gli ideatori si ritengono sicuri che si avranno   ottime possibilità di prevenire e reprimere reati. Il software contiene i dati di tutte le denunce che arrivano alla Polizia di Stato e individua il grado di abitualità, serialità dei reati in identici posti, quartieri e segnalando rapine e furti commessi da persone con forti analogie es. con lo stesso tipo di moto o casco e con moltissime altre varianti analogiche. Allo Squadra Mobile giungono, quindi subito i dati conclusivi che provvederà ad esaminare per operare. I profili criminali, i precedenti, i luoghi le date a rischio vengono evidenziate da aree colorate. Un metodo sperimentale basato sul calcolo delle probabilità, attendibile, dicono, quasi al 100%. A Venezia è stato arrestato il primo ladro proprio utilizzando questo algoritmo. Non stiamo parlando di fantascienza di un sistema ma di un programma che sul piano nazionale offrirà risultati soddisfacenti. Anticipare le mosse di chi commette i reati non è quindi più fantasia, immaginazione come nei films. Ieri il colpo messo a segno a Napoli e c’è da giurare che non sarà l’ultimo.