"Negro di.....", atleta del New Giugliano Basket offeso in campo. Finale saltata
di Redazione
Lun 23 Settembre 2019 16:52
GIUGLIANO. Da festa dello sport a episodio razzistico. È accaduto durante la finale del torneo di basket "San Gennaro", organizzato dal Flavio Basket di Pozzuoli. In campo a contendersi il titolo vi erano il New Giugliano Basket e il Basket Casapulla. Nel corso della partita, un giocatore della squadra casertana ha detto a un avversasio della squadra giuglianese "Negro di m....". Un'offesa stupida quanto gratuita a un giocatore dalla pelle scura, Raul Lazaro Diaz (nella foto). Un'offesa inaccettabile. E dagli avversari in campo nessuna parola di scuse, anzi. Gli animi ben presto si surriscaldano e il coach del New Giugliano Basket ritira la squadra. «Hanno solo cercato di minimizzare l'accaduto, ma niente scuse», ha detto l'allenatore Gennaro Di Lorenzo. Questo accadeva domenica sera. Oggi, la società sportiva puteolana, attraverso i social e lapagina ufficiale, ha condannato quanto accaduto e ha chiesto scusa all'atleta offeso. «Il Flavio Basket Pozzuoli, organizzatore del Torneo di San Gennaro, in merito all’increscioso episodio che si è verificato ai danni del giocatore Raul Lazaro Diaz del New Basket Giugliano, da parte di un tesserato del Basket Casapulla tiene prima di tutto a condannare tale avvenimento. La nostra società è stata sempre contro il razzismo e a favore della lealtà sportiva e al di fuori del campo di gioco. Per questo motivo ci dissociamo dal brutto gesto ai danni dell’atleta Raul Lazaro Diaz e ci sentiamo anche danneggiati da un simile vile episodio. Riteniamo giusto il provvedimento adottato dal tecnico e dai dirigenti del New Basket Giugliano di abbandonare la partita. Rinnoviamo, inoltre, le nostre scuse all’atleta Raul Lazaro Diaz, al tecnico Di Lorenzo e ai dirigenti, a cui lo abbiamo anche espresso subito dopo l’increscioso episodio che si è verificato. Anche se è evidente la nostra totale estraneità ai fatti ma in quanto organizzatori del Torneo di San Gennaro il nostro obiettivo era quello che fosse una festa dello sport e non che diventasse un caso assolutamente inaccettabile e senza scusanti».
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