Non ce l'ha fatta Anna Biafora, l'imprenditrice agricola di 49 anni di Verzino ricoverata nel reparto di rianimazione dopo essere stata vaccinata con Astrazeneca.

E’ morta ieri sera nell’ospedale civile di Crotone la 49enne ricoverata nel reparto di rianimazione dopo essere stata colta da un malore.

Sarà l’autopsia a spiegare i motivi della morte di Anna. Il suo caso, infatti, è stato segnalato all’Aifa tra quelli che potrebbero avere un collegamento con la vaccinazione anti covid.

Era in condizioni gravissime da 21 giorni e a nulla sono servite le cure dei medici che hanno tentato di salvarla dalla morte. 

 

Chi era Anna Biafora

La donna, madre di tre figli, era stata vaccinata il 30 maggio scorso in uno degli hub attivi nella città pitagorica. I sanitari le avevano somministrato il farmaco di AstraZeneca, in quel periodo ancora disponibile anche gli Under 60. 

Una decina di giorni dopo la dose Anna aveva cominciato a sentirsi male accusando dolori all’addome, fino al ricovero quando le sono stati riscontrati dei coaguli di sangue ed un infarto intestinale.

Il caso è stato segnalato all’Aifa per capire se esiste una correlazione tra la morte e la vaccinazione anti-Covid.

 

 

Sui social sconvolta la comunità di Verzino

Tra i messaggi si legge quello molto commovente di un’amica: “Come mi fa male entrare su WhatsApp e non trovare un tuo. Messaggio ormai sono 21 giorni che sto con l’ansia, con le lacrime agli occhi sperando in un tuo messaggio con scritto c’è l’ho fatta, ma tutto questo ormai resterà solo un sogno… mi mancano le nostre lunghe conversazioni al telefono, mi manca tutto di te, non passava un giorno che non ci sentivamo avresti voluto che io venissi a trovarti a casa ma non me la sentivo ancora e allora hai deciso di venire a Cirò a trovarmi e da quel giorno che mi sono attaccata sempre di più a te.

Adesso chi mi chiamerà per dirmi “ho fatto le crostate fichi e noci come piace a te”, “le pizze ti faccio venire a prendere o te le faccio portare”, e io “Stai tranquilla amore mio appena capito a Verzino me li fai”.

Adesso posso dirti solo che porterò a vita il rimpianto di non essere venuta a trovarti e abbracciarti e ringraziarti di tutto quello che facevi per me. Non accetto tutto ciò, ti prego adesso dammi la forza di andare avanti avevo ancora bisogno di te”.

 

La famiglia ha presentato la denuncia

La famiglia della donna, assistita dagli avvocati Antonio Cozza e Nicodemo Gentile del foro di Perugia infatti, ha presentato denuncia contro ignoti in modo che la Procura della Repubblica di Crotone possa accertare le cause che hanno portato alla morte della congiunta ed individuare eventuali responsabilità.

Anna Biafora era stata vaccinata con Astrazeneca il 30 maggio scorso presso il centro allestito dall’Asp alla Croce Rossa di Crotone.Dopo nove giorni si era recata in ospedale.

I familiari chiedono che sia fatta chiarezza sul perché sia stato somministrato l’Astrazeneca ad una donna di 49 anni, se siano state vagliate le sue patologie e se abbia ricevuto le adeguate cure al suo arrivo al Pronto soccorso.

La donna era stata portata una prima volta al pronto soccorso lo scorso 7 giugno accusando un forte dolore allo stomaco ed è stata rimandata a casa con una diagnosi di gastrite.

Al pronto soccorso Anna Biafora è tornata anche il giorno successivo ed è stata quindi ricoverata finendo poi in rianimazione dove è rimasta fino alla morte.

Nei giorni scorsi anche una donna di Caccuri, Irene Lomoro, di 47 anni, era deceduta all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza per una trombosi probabilmente provocata dalla vaccinazione anti covid: anche a lei era stato somministrato il vaccino Astrazeneca.