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24 Aprile 2020 - 20:40
È morto a 97 anni il filosofo Aldo Masullo. Era nato ad Avellino il 12 aprile del 1923. Professore di Filosofia Morale all'Università Federico II di Napoli, due anni fa, nel giugno del 2018, era stato insignito della cittadinanza onoraria dal Comune di Napoli. Masullo è stato deputato e senatore oltre che parlamentare europeo.
«Uno dei più grandi filosofi del secondo novecento, di altissimo profilo etico, di profondo rigore intellettuale, ricordiamo le sue lucide analisi politiche sino ai giorni scorsi. Un faro per tanti, un solidissimo punto di riferimento della cultura partenopea. Ai familiari ed ai suoi cari il cordoglio mio personale, dell’amministrazione e della città di Napoli». Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.
Laureatosi in filosofia, con una tesi sulla filosofia del diritto, e in giurisprudenza a Napoli, fu discepolo di Antonio Aliotta e Cleto Carbonara. Dopo aver esercitato la professione di avvocato penalista tra il 1947 e il 1951, nel 1955 diventa libero docente di filosofia teoretica, poi professore ordinario dal 1967.
Masullo ha svolto tutta la carriera accademica nell'Università partenopea (dal 1984 al '90 ha diretto il Dipartimento di Filosofia), pur trascorrendo vari periodi di ricerca e di insegnamento in Germania. Era socio dell'Accademia Pontaniana, della Società Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti di Napoli, dellAccademia Pugliese delle Scienze e membro di varie società scientifiche internazionali e del comitato scientifico della rivista filosofica "Paradigmi".
Era stato insignito della medaglia d'oro del Ministero per la Pubblica Istruzione.
Le varie direzioni epistemologiche ed etiche della sua ricerca convergono in una complessa e originale prospettiva antropologica di segno "fenomenopatico". Motivi centrali ne sono l'intersoggettività, il tempo, la paticità.
Tra i suoi molti libri: "Struttura soggetto prassi" (Libreria scientifica editrice, 1962), "Il senso del fondamento" (Libreria scientifica editrice, 1967), "Fichte: l'intersoggettività e l'originario" (Guida editori, 1986), "Filosofie del soggetto e diritto del senso" (Marietti, 1990), "Il tempo e la grazia. Per un'etica attiva della salvezza" (Donzelli, 1995), "Paticità e indifferenza" (Il Nuovo Melangolo, 2003), "La libertà e le occasioni" (Jaca Book, 2011).
L'intensa attività di studioso e di docente non ha impedito a Masullo di essere presente nel dibattito politico e nell'azione civile, in particolare tra gli anni '70 e '90, con frequenti interventi polemici sulla stampa nazionale e con l'esercizio dell'opposizione critica nelle istituzioni elettive come deputato e senatore del Pci e poi Pds-Ds.
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